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Libri: 'Antropologia e Teatro. Intrecci e corrispondenze'

Il volume della giornalista Pertuso, 'in Carmen antiziganismo'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 30 MAR - Un viaggio di andata e ritorno tra l'antropologia culturale e il teatro. Questo il tema affrontato dalla giornalista Patrizia Pertuso nel suo saggio intitolato, appunto, "Antropologia e Teatro. Intrecci e corrispondenze", edito da Mnamon (pg. 92, euro 21).
    Il volume parte dalla convinzione che uno sguardo d'insieme - dall'antropologia alla filosofia, dalla linguistica alla sociologia, dalla prossemica al teatro - possa mettere in luce entrambi gli ambiti analizzati. Il libro chiave del saggio è 'Dal rito al teatro' di Victor Turner, antropologo che si sofferma sul concetto di performance e che collabora con il regista americano Richard Schechner: insieme cercano di mettere in scena una etnodrammaturgia seguendo l'esempio che un altro antropologo, Colin Turnbull, e un altro regista, Peter Brook, avevano rappresentato. Dal lavoro sul campo del primo nasce "Les Iks", uno spettacolo teatrale diretto dal regista inglese che, dopo un periodo in Africa per portare il teatro dove non era mai esistito nella sua accezione occidentale, rivolge lo sguardo verso un'altra alterità: stavolta tocca alla zingara Carmen, protagonista de 'La Tragedie de Carmen', tratta dalla novella di Merimée , così diversa dal personaggio dell'opera lirica riscritta appositamente da Bizet, Meilhac e Halevy per andare in scena nel 1875 all'Opéra di Parigi.
    Il saggio analizza le caratteristiche di quella donna, assurta al ruolo di simbolo tanto quanto Don Giovanni o Edipo, sotto un punto di vista antropologico e rintraccia in essa tutti i tratti di un antiziganismo - si asserisce - imperante ancora oggi in Europa. Accanto a Schechner e a Brook, nel libro di Pertuso si affacciano, fra l'altro, altri due "registi ribelli" degli anni '60 del secolo scorso: Jerzy Grotowski e Eugenio Barba. (ANSA).
   

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