Libri

Pahor: esce autobiografia ampliata con capitolo inedito

Figlio di nessuno per La Nave di Teseo

La nave di Teseo - BORIS PAHOR copertina nuovo libro

Redazione Ansa

 Boris Pahor, 108 anni, testimone oculare delle tragedie del Novecento sul confine orientale, ci ha lasciati. Restano i suoi libri, che continueranno a interrogarci sulle nostre responsabilità storiche, politiche e culturali in alcune delle pagine più buie del secolo. ''Grazie Boris Pahor. Hai denunciato tutte le dittature. Ma ti battevi perché non venisse omesso nulla dei crimini che il Fascismo ha commesso contro il tuo Paese, la Slovenia. Non volevi morire perché sapevi quanto è debole e pigra la memoria degli uomini, e volevi continuare a fare la tua testimonianza. E lo hai fatto fino all'ultimo. I tuoi libri, oggi e per sempre, continuano la tua lotta'', dice Elisabetta Sgarbi, publisher La nave di Teseo Ai suoi libri pubblicati dalla Nave di Teseo - Oscuramento, Il rogo nel porto, Una primavera difficile - si aggiunge adesso la sua autobiografia senza frontiere, Figlio di nessuno, che sarà in libreria tra pochi giorni. Una preziosissima testimonianza del Novecento, una lezione imprescindibile sul coraggio e la memoria. BORIS PAHOR, FIGLIO DI NESSUNO con Cristina Battocletti (La Nave di Teseo, collana Oceani, pp. 320, 20 euro). Sarà in libreria a giugno per La Nave di Teseo l''autobiografia senza frontiere di Boris Pahor, scomparso oggi a 108 anni, una delle grandi voci del Novecento, in una nuova edizione ampliata con un capitolo inedito, "Il mondo a colori". Queste sono le memorie di una "cimice": così infatti l'Italia fascista definiva apertamente gli sloveni, "figli di nessuno" per un quarto di secolo. Sono i ricordi di un ragazzo derubato della sua cultura. Di un prigioniero che lotta per sopravvivere. Di un marito e padre aspro e intenso. Di un uomo libero. Dall'infanzia poverissima segnata dalle discriminazioni alla Resistenza, dalla guerra in Libia alla scoperta dell'amore, dall'impegno politico a quello letterario, Pahor traccia in questo libro il bilancio senza reticenze di una vita trascorsa ad attraversare confini fisici e spirituali, e solleva un velo sugli aspetti più privati del suo passato regalandoci un autoritratto inedito e umanissimo.
    Trovano posto in questa narrazione le passioni intellettuali e gli amori in carne e ossa: quello travolgente per Arlette, la ragazza francese conosciuta in sanatorio all'indomani della liberazione e che lo restituì alla vita, l'inquieta relazione con Danica, giovane antifascista trucidata insieme al marito dai collaborazionisti sloveni o dai comunisti in un mistero ancora non risolto. E poi il matrimonio con la bellissima Rada, permeato da una profonda condivisione ma segnato da assenze e allontanamenti sentimentali. Mentre sullo sfondo si delinea uno scorcio potente del secolo scorso che restituisce alla memoria la storia degli sloveni dei nostri confini orientali, in un intreccio di eventi storici e vissuto privato.
   

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