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'Lettere dal Donbas', le storie dei soldati ucraini

Voci sono testo teatrale di Dario Fertilio e Olena Ponomareva

'Lettere dal Donbas', le storie dei soldati ucraini

Redazione Ansa

FIRENZE - DARIO FERTILIO e OLENA PONOMAREVA - LETTERE DAL DONBAS (MAURO PAGLIAI EDITORE, PAGINE 72, EURO 9)

Le lettere dei soldati ucraini di stanza nel Donbas parlano di trincee e carri armati, razzi e maschere antigas, ma anche di amore per il proprio Paese e desiderio di libertà. I loro messaggi, pubblicati su Internet, sono stati raccolti e riproposti sotto forma di testo teatrale da Dario Fertilio e Olena Ponomareva nel libro 'Lettere dal Donbas. Le voci e i volti della guerra in Ucraina' in uscita l'1 aprile per l'editore Mauro Pagliai all'interno della collana 'Verità scomode', che già aveva portato in libreria una lunga intervista al patriarca russo ortodosso Kirill e la storia del martire ucraino Vasyl' Makuch.
    Il lavoro di Fertilio, giornalista scrittore da sempre impegnato nella denuncia dell'autoritarismo, e della Ponomareva, docente dell'università 'La Sapienza' a Roma, originaria di Kiev, documenta in presa diretta gli ardori e i sogni dei soldati ucraini in otto anni di guerra - apparentemente combattuti a bassa intensità, in realtà costati migliaia di caduti - culminati lo scorso 24 febbraio in un conflitto su larga scala con l'inizio dell''operazione speciale' ordinata da Vladimir Putin.
    "Il dramma reale del Donbas - spiegano gli autori - e in prospettiva dell'intera Ucraina, è stato trasposto in forma teatrale perché questo genere letterario ci è parso il più adatto a coglierne le motivazioni profonde. È come se gli avvenimenti che vengono raccontati fossero il naturale prolungamento di quelli contemplati, ora dopo ora, in televisione e su Internet. Talmente coinvolgenti da poterli toccare quasi con mano, e dunque pronti per essere rappresentati direttamente sulla scena". Il testo dà voce a diversi personaggi, alcuni reali, altri simbolici: tra questi anche il presidente russo in persona laddove si dichiara partigiano della pace ma lascia capire d'essere in grado di schiacciare l'Ucraina in mezza giornata di guerra. Un'affermazione tracotante che la Resistenza ucraina ha smentito sul campo di battaglia. (ANSA).
   

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