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Buongiorno lei è licenziata, libro denuncia di Lazzi

Segretario della Fiom Torino dà voce a lavoratrici vittime crisi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 SET - "Buongiorno, lei è licenziata". Il libro-denuncia di Edi Lazzi, il segretario generale della Fiom Torino, edizioni Gruppo Abele, dà voce alle donne metalmeccaniche che, durante la crisi industriale, hanno lottato per difendere le proprie fabbriche e il loro posto di lavoro, ma non ce l'hanno fatta. Sono state licenziate da imprese che non hanno più investito e hanno delocalizzato. Storie personali che s'intrecciano con il racconto del declino industriale di Torino, di fabbriche che non ci sono più, spazzate dalla grande crisi.
    "Le donne parlano per tutti. Questa pubblicazione è una denuncia che può e deve diventare parte costitutiva di una piattaforma", sottolinea Francesca Re David, segretaria generale della Fiom, che presenta il libro alla festa dei metalmeccanici Cgil torinesi.
    Sono tutte storie piene di rabbia e di dolore. "E' un lutto: ti senti senza un senso. Ti senti nulla. Con il licenziamento ti crolla tutto addosso, ti mancano tutte le certezze", racconta Giuseppina della Martor di Brandizzo. "Ti senti derubata anche della tua identità. Il lavoro è vita e te la portano via. E' una cosa tremenda" spiega Rosanna, licenziata nel 2014 dall'Agrati. La sua storia è come quella di Angela, Anna, Daniela, Silvana, Giovanna, Assunta, Tania e Maria Elena. Daniela della Pininfarina parla del crollo psicologico, di molti colleghi che hanno tentato il suicidio perchè "è tutta una catena che si spezza". Perdita della dignità, disagio psichico e incertezza sul futuro sono gli argomenti che ricorrono nel racconto di coloro che rimangono senza lavoro, costrette a barcamenarsi tra lavoretti precari e sottopagati. Ci sono le ricadute nelle case, le tensioni familiari, gli stati d'animo dei bambini, dei figli. "Vorremmo tornare a fare il nostro lavoro di operai, siamo disposti a fare tutto il necessario per tornare a lavorare. Vogliamo riappropriarci della nostra vita, della nostra dignità", dice Maria Elena della ex Embraco, vertenza infinita e ancora in corso. "Un libro dedicato a tutte le donne, l'altra metà del cielo... quella più importante" è la dedica di Lazzi, sindacalista con due lauree. (ANSA).
   

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