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Violenza donne: Cercas, sono un femminista radicale assoluto

Scrittore, 'vergogna e orrore. Femministe non facciano errori'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 25 NOV - "Non voglio dire cosa farei agli uomini che ammazzano le donne, io sono un femminista radicale, assolutamente totale". Così all'ANSA lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas che diventa "aggressivo femminista" se chiamato a intervenire sul fenomeno "incredibile degli uomini che ammazzano le donne". Io "non ho parole per la vergogna e l'orrore che mi provoca" la violenza sulle donne, "è un orrore assoluto", prosegue.
    Cercas inizialmente pensava che il fenomeno scaturisse da un certo "machismo tipicamente spagnolo, ma non è vero: anche nei paesi civilizzati del Nord Europa si commettono violenze contro le donne, anzi lì forse il fenomeno è ancora più forte. Non è una questione del Sud, ma è universale".
    D'altronde, da quando "il mondo esiste le donne sono state sempre schiave dell'uomo, dunque la lotta per l'uguaglianza fra donne e uomini è la causa più giusta dopo gli sforzi per la tutela del mondo. Questa ingiustizia è una atrocità terribile".
    Cercas parla delle "nostre donne, indifese, più deboli fisicamente: commettere violenza su di loro è un atto di viltà incredibile", e ricorda quando in passato, scrivendo di questo fenomeno, ha immaginato che "don Chisciotte ammazzerebbe tutti questi uomini che ammazzano le donne".
    Questo "fenomeno di violenza sistematica è trasversale, esiste tra i ricchi e tra i poveri, in tutti i Paesi", tuttavia "è importante che il movimento femminista non faccia errori, che una buona causa diventi una causa cattiva". (ANSA).
   

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