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'L'Eretico', una sorprendente biografia di Faravelli

Il giornalista Florindi in 500 pagine scrive un testo definitivo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 APR - A volte la vita di un uomo si intreccia con quella di una comunità in modo sorprendente. E' il caso di Giuseppe Faravelli (1896-1974), socialista riformista e allievo di Turati, di cui a 50 anni dalla morte, il giornalista Fabio Florindi ha scritto la prima biografia: "L'eretico.
    Giuseppe Faravelli nella storia del socialismo italiano" (Arcadia Edizioni, 503 pp, 20 euro).
    Raccontare la sua vita, vuol dire anche parlare di 70 anni di storia del socialismo. Joseph, questo il nome di battaglia che assumerà in esilio, sarà al fianco di Matteotti e Turati nella battaglia al fascismo, poi nel 1930 sarà costretto a espatriare.
    Nel secondo dopoguerra è uno dei protagonisti della scissione di Palazzo Barberini: militerà tra i socialdemocratici, per poi tornare nel Psi. Quando sarà costretto dalle condizioni di salute a mettere da parte la militanza attiva, diventerà un fine commentatore politico sulle colonne della "Critica Sociale", che dirigerà per 16 anni fino alla sua morte.
    Iracondo, dotato di un'ironia corrosiva, Joseph scivolava spesso nel turpiloquio con i suoi interlocutori ma nel rispetto per l'ideale che si era liberamente scelto aveva la purezza di un bambino. La migliore descrizione di Faravelli la fissò Vera Modigliani: "Chi non lo conoscesse a fondo, come noi lo conosciamo, come potrebbe sospettare quanto sentimentalismo, quanta affettuosità si nascondono sotto quella scorza rude? [...] la sua forza è tutta morale. Giuseppe Faravelli appartiene alla frazione del Partito Socialista cosiddetta "riformista": ma, mio Dio!, chi oserebbe mai chiamarlo "transigente"?".
    Florindi offre una narrazione ricca di dettagli e documentazione inedita. Attraverso uno stile coinvolgente, ci restituisce non solo la figura pubblica di Faravelli, ma anche il suo lato più intimo e umano. La prefazione è di Claudio Martelli. (ANSA).
   

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