Cultura

Elisabetta Villaggio, 'l'erede di Fantozzi è Zerocalcare'

La figlia dell'attore: 'Papà ha lasciato una bozza di romanzo'

Paolo Villaggio

Redazione Ansa

L'erede di Fantozzi? Zerocalcare. Parola di Elisabetta Villaggio, la figlia dell'attore genovese morto nel 2017, che vede nell'opera del fumettista romano la continuità contemporanea con quel ragioniere nato negli anni Settanta e diventato icona. "Perché anche Zerocalcare - spiega - è un personaggio che prende bastonate in testa dalla vita. Un po' solitario, fa queste lotte intime contro il mondo di cui ha un'idea romantica. Anzi, entrambi, Zerocalcare e Fantozzi, hanno un'idea romantica del mondo. Entrambi poi hanno degli amici ai quali sono molto attaccati, come Fantozzi con Filini, Zerocalcare con tutti i vari personaggi". La figlia di Villaggio ne parla presentando la serata che si terrà venerdì, il 26 maggio, a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, dove insieme a Gianni Fantoni racconterà, appunto, Fantozzi Dietro le Quinte', titolo del libro che ha dedicato al padre. L'evento si inserisce nell'ambito del Memoria Festival, realizzato grazie alla banca SanFelice 1893, il Comune della Bassa modenese e la Pro loco. Il primo ottobre, peraltro, sempre a San Felice, si terrà anche una giornata, Villaggio Fantozzi, interamente dedicata ai personaggi della pellicola, con la riproduzione di luoghi simbolo: il campo da tennis, l'ufficio, il curvone dei ciclisti e l'immancabile scalinata della corazzata Potemkin. Saranno 250 i figuranti.

"Le persone - dice ancora - continuano ad amare Fantozzi a distanza di tanti anni perché c'è un po' di Fantozzi in tutti noi. A ognuno di noi capita di fare cose alla Fantozzi, io per prima. Un aggettivo per mio padre? Sì, un po' folle, ma anche una persona molto colta perché ha letto tanti libri e ha spinto me, mio fratello e mio figlio a leggere i classici. Sul comodino aveva le opere di Kafka e i film di Kurosawa". Proprio a proposito di libri, Elisabetta Villaggio ha raccontato anche che del padre Paolo Villaggio è rimasta una bozza di un romanzo, al di là di altri scritti che in passato sono stati oggetti di note pubblicazioni. "C'è una mezza cosa diversa rispetto a quanto poi è stato pubblicato. Un romanzo - spiega la figlia dell'attore morto nel 2017 - ma appena cominciato. Mia madre lo tiene nascosto e non vuole pubblicarlo. La trama? Io non la so". Non manca infine un riferimento all'amicizia di suo padre con l'altro grande genovese, Fabrizio De André: "Per me Fabrizio era una persona di casa, una specie di parente perché era sempre a casa nostra. Mi ricordo che quando andavo a dormire mia madre mi raccontava la storia di Marinella un po' edulcorata, al posto delle favole classiche. Me lo ricordo lì Fabrizio, con quella chitarra. Percepivo che c'era una di quelle amicizie che diventano un rapporto di parentela in un certo senso". Parentela, come quella di Paolo Villaggio con il suo principale personaggio: "Mio padre diceva che Fantozzi era il suo terzo figlio".

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