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"Estetica dovunque", quattro saggi di Dorfles

Il 1/3 la presentazione alla Biblioteca Stelio Crise di Trieste

Gillo Dorfles

Redazione Ansa

TRIESTE - Si chiama Estetica dovunque (Bompiani editore) ed ospita, per la prima volta in un unico volume, 4 saggi di Gillo Dorfles, ha una introduzione di Massimo Cacciari e una nota di Umberto Eco. Il volume sarà presentato il 1 marzo (Biblioteca statale Crise di Trieste, h.17.30).
    Sarà Giorgetta Dorfles, nipote di Gillo, a introdurre il critico d'arte Marianna Accerboni, il filosofo Aldo Colonetti e Gianni Contessi, docente di Storia dell'Arte contemporanea a Torino. Il libro ha anche un dialogo di Dorfles con Colonetti, oltre ai quattro saggi che segnano altrettante tappe della riflessione estetica dell' intellettuale: Artificio e natura (1968), Intervallo perduto (1980), Elogio della disarmonia (1986) e Horror pleni (2008).
    Nei quattro saggi Dorfles analizza la distinzione tra oggetti naturali e artificiali, i linguaggi della pubblicità, televisione, teatro, moda, architettura, urbanistica e disegno industriale, fornendo elementi critici al lettore: un discorso "molto importante al fine di costituire una sorta di educazione alla lettura della molteplicità delle forme o immagini in cui ci sembra oggi di restare soffocati", scrive Cacciari nell' introduzione. Il "dialogo sulla contemporaneità" con Colonetti, infine, scandaglia elementi della ricerca filosofica ed estetica di Dorfles, tra cui "il ruolo del mito e del rito all'interno dell'estetica", che per il critico "è qualche cosa che non è solo filosofica, ma è anche legata ad altre discipline come antropologia, psicanalisi, semeiotica". 
   

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