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Il Premio Friuli Storia a Claudia Weber

IX edizione del premio con giuria popolare di 550 lettori

Il Premio Friuli Storia a Weber per libro su Est Europa e Russia

Redazione Ansa

Il libro "Il patto. Stalin, Hitler e la storia di un'alleanza mortale. 1939-1941" (Einaudi, 2021) di Claudia Weber si è aggiudicato la nona edizione del Premio Friuli Storia. Il volume è dedicato a uno dei più straordinari colpi di scena della storia diplomatica del XX secolo: il patto di non aggressione tra Germania nazista e Unione Sovietica dell'agosto 1939, che ebbe terribili conseguenze per l'Europa orientale e soprattutto per ebrei, polacchi e ucraini. Temi che aiutano oggi a comprendere meglio la complessità e le contrapposizioni odierne nell'Est Europa e che hanno appassionato i 550 lettori - d'Italia e altri Paesi - della giuria popolare che ogni anno decreta il vincitore del Premio.
    Claudia Weber è docente di Storia dell' Europa contemporanea all'Europa-Universität Viadrina di Francoforte sull'Oder. Al secondo posto si è classificato Paolo Macry autore di "Storie di fuoco. Patrioti, militanti, terroristi" (Il Mulino, 2021); terzo Gianluca Falanga con "La diplomazia oscura. Servizi segreti e terrorismo nella Guerra Fredda" (Carocci, 2021) La cerimonia di premiazione si terrà martedì 6 settembre (h.18.30) e palazzo Garzolini di Toppo Wassermann a Udine, e sarà anche l'occasione per ricordare il Presidente di Friuli Storia, il giornalista e scrittore Giulio Giustiniani.
    L'assegnazione del Premio avviene in due fasi: la giuria scientifica composta tra l'altro da Ernesto Galli della Loggia, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer, seleziona i tre finalisti, poi una giuria popolare stabilisce il vincitore. 

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