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Da Leopoli a Kiev, dentro la guerra tra Putin e Zelensky

Luigi Alfieri racconta l'Ucraina dopo due spedizioni umanitarie

Da Leopoli a Kiev, dentro la guerra tra Putin e Zelensky

Redazione Ansa

LUIGI ALFIERI, 'DA LEOPOLI A KIEV, IN VIAGGIO NELLA GUERRA TRA PUTIN E ZELENSKY' (CINQUESENSI, PP 196, EURO 13,00)

Le città distrutte, i supermercati e gli ospedali bombardati, le scuole rase al suolo. Il dolore delle madri per la morte dei figli e delle fidanzate e sorelle dei sepolti vivi dell'Azovstal e gli occhi senza più luce dei piccoli profughi di Mariupol.
    Racconta la devastazione della guerra in un percorso che ci porta anche e soprattutto dentro l'anima delle persone "Da Leopoli a Kiev, in viaggio nella guerra tra Putin e Zelensky" del giornalista Luigi Alfieri, pubblicato da Cinquesensi Editore nella collana di libri di viaggio alternativi 'Omnes Viae'.
    Il libro ci mostra come la guerra abbia distrutto la quotidianità, non solo degli ucraini, ma del mondo intero in una immersione lungo i confini che separano il bene dal male.
    "L'Ucraina è un fiore calpestato dalla storia. Una terra fiera e bella, un rosso viburno, che porta nel suo nome la propria cattiva sorte" scrive l'autore nell'incipit del libro.
    C'è la descrizione dei meravigliosi paesaggi della Galizia e dei Carpazi risparmiati dalla guerra e del metafisico paesaggio urbano di Kiev, dominato dai porcospini, i pronipoti dei cavalli di Frisia, che hanno bloccato la marcia dei panzer russi. C'è lo sgomento provato davanti alla fossa comune di Bucha e c'è la desolazione che domina il panorama attorno al reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, quello che esplodendo ha contaminato l'emisfero nord della Terra. Ci sono le foto del Bosco Rosso, uno dei punti più radioattivi del mondo dove sono state scavate trincee e piantate tende da alcuni soldati di Mosca che si condannati a morte sicura. C'è il racconto della battaglia di Chernihiv e, in contrapposizione, il tentativo di Leopoli di vivere, dopo mesi, in una nuova normalità. C'è la storia di un Paese che chiede libertà e lo sforzo di spiegare le vere ragioni della guerra che sono economiche. L'Ucraina, racconta l'autore, è potenzialmente il quarto produttore mondiale di materie prime, ma non ha la tecnologia e i soldi per sfruttarle. Lo vogliono fare Putin, gli americani e gli europei.
    Alfieri, già giornalista della Stampa e caporedattore della Gazzetta di Parma, è autore di 12 libri di carattere storico, letterario e di viaggio e di diversi lungometraggi. In questi mesi ha organizzato due spedizioni umanitarie a Leopoli nelle quali ha vissuto e condiviso la tremenda realtà dell'invasione russa dell'Ucraina e ha scelto di devolvere gli utili del libro alla causa Ucraina, a sostegno dei profughi e dei feriti. Ad accompagnarlo nel viaggio, il fotografo e docente di fotografia Andrii Gorb che nel suo reportage ha colto il confronto continuo tra dolore e speranza, follia e quotidianità.
   

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