(ANSA) - ROMA, 25 MAG - LUCA TELESE, 'LA SCORTA DI ENRICO
BERLINGUER E I SUOI UOMINI: UNA STORIA DI POPOLO' (SOLFERINO, PP
416, EURO 22)
Il racconto corale di "una stagione perduta e attualissima".
Un viaggio a ritroso nella memoria, a 100 anni dalla nascita di
Enrico Berlinguer. Nel libro 'La scorta di Enrico Berlinguer e i
suoi uomini: una storia di popolo', pubblicato da Solferino,
Luca Telese intreccia la vita di queste persone a quella del
loro leader. "La scorta di Berlinguer era un gruppo fatto di
uomini e di caratteri diversi: Franceschini il gigante buono,
estroverso, loquace. Lauro il taciturno con il cuore d'oro.
Bertuzzi il ribelle orfano, che diventa il figlio adottivo del
partito. Alessandrelli un militante umanissimo, capace di
intuizioni sorprendenti. Marani e Grassi, i due giovani operai
che arrivano dal far west comunista modenese" racconta nelle
prime pagine del libro Telese, giornalista, autore e conduttore
televisivo e radiofonico.
E proprio Roberto Bertuzzi interverrà alla presentazione del
libro, l'8 giugno alle 18.00 alla Feltrinelli di Galleria
Alberto Sordi a Roma, con Bianca Berlinguer, Gianni Cuperlo e
Maurizio Landini, moderati da Alessandro De Angelis.
Sono uomini che vengono dalla resistenza al fascismo, alla
violenza, alla fame. Hanno percorso vie diverse, dalle montagne
partigiane alle catene di montaggio e sono arrivati a una
medesima destinazione: il Partito comunista italiano che a un
certo punto delle loro vite si incarna nella figura di un uomo,
Enrico Berlinguer. La loro storia è fatta di tante vicende
pubbliche, dalla primavera di Praga al golpe cileno, dalla
rottura con Mosca all'attentato di Sofia, e di altrettante
testimonianze private che illuminano vittorie e pericoli, scorci
di confidenze e di intimità.
Il libro racconta gli anni al servizio di una missione, per
il partito e per il Paese, che univa le famiglie di Berlinguer e
dei suoi uomini in una paura fin troppo concreta, come dimostra
il tragico destino di Moro e della sua scorta. E si allarga
nella foto di gruppo di un popolo che nella stagione breve e
folgorante di Berlinguer visse la propria appartenenza politica
con un'intensità forse mai più raggiunta. "Non c'è apologia, e
nemmeno agiografia in questo racconto: solo un'asciutta e
preziosa esattezza, in cui la normalità di quella classe
dirigente, rispetto alla irresponsabile follia di quella
presente, sembra davvero un bene rifugio" scrive Telese. "Quello
emesso dalla scorta di Berlinguer non è il sospiro nostalgico
per un passato che non tornerà mai: è il seme di una storia che
oggi può far nascere nuovi frutti con il suo esempio. Una,
dieci, mille, scelte di vita" sottolinea il giornalista, tra
l'altro autore del long seller 'Qualcuno era comunista' (2021)
di cui Solferino ha pubblicato una riedizione aggiornata.
(ANSA).
La scorta di Berlinguer e i suoi uomini in un libro di Telese
Un racconto corale pubblicato da Solferino