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Nek si racconta in A mani nude

Esce 13 gennaio per HarperCollins, con prefazione di Gianni Morandi

Copertina A mani nude

Redazione Ansa

 NEK, A MANI NUDE (HarperCollins), con prefazione di Gianni Morandi. A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse. L'incidente è improvviso. Il sangue, il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l'ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l'uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare? In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall'incidente che lo ha colpito alcuni mesi fa, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l'amore, la fede.
    In A mani nude (con prefazione di Gianni Morandi, in uscita il 13 gennaio per HarperCollins) si racconta senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità. Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c'è più ora che è lui, a essere padre.
    E parla al lettore del rapporto con la fede, delle crisi che colpiscono gli uomini e fanno dubitare delle proprie scelte, del proprio talento. Ma parla anche delle risorse che puoi trovare in te stesso nei momenti di difficoltà e dolore, risorse che di solito non sai nemmeno di avere.
    A mani nude è anche un libro sulla musica: Nek ritorna con la mente a quello che ha significato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica. (ANSA).
   

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