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'Turi Ferro, il primattore', per 100 anni dalla nascita

Dse gli dedica volume con pagine archivio quotidiano La Sicilia

'Turi Ferro, il primattore', per 100 anni da nascita

Redazione Ansa

CATANIA - Un volume per ricordare il grande attore Turi Ferro, nella ricorrenza dei cento anni dalla sua nascita, attraverso le pagine d'archivio del quotidiano della sua città. Questo il cuore di "Turi Ferro, il primattore.
    Catania e il mondo per palcoscenico", curato dal giornalista Giorgio Romeo per la Domenico Sanfilippo editore (Dse) e disponibile in edicola con il quotidiano La Sicilia. Il lavoro ha la prefazione del critico teatrale de La Stampa, Masolino d'Amico, e la postfazione della ricercatrice di Discipline dello spettacolo dell'università di Catania, Simona Scattina.
    Attraverso le firme di critici e giornalisti come Domenico Danzuso, Ombretta Grasso, Piero Isgrò, Maria Lombardo, Domenico Tempio, Tony Zermo, a emergere è il volto catanese e insieme internazionale del primattore. Il volume contiene anche due contributi inediti: il primo del giornalista, critico e scrittore Filippo Arriva, che ebbe modo di seguire la compagnia del Teatro Stabile di Catania in alcune fortunate repliche all'estero; l'altro di Laura Cavallaro, studiosa di teatro appartenente alla nuova generazione di critici che si è soffermata sul Turi Ferro televisivo.
    "Ferro ebbe la grande dote di saper arrivare al cuore dello spettatore a prescindere dalla latitudine del palcoscenico che lo vide protagonista, - osserva Romeo - eppure non perse mai la sua identità di siciliano, che seppe sempre riaffermare scansando la trappola del provincialismo. Testimonianza di tutto sono le pagine del quotidiano La Sicilia dalle quali emerge non soltanto il profilo di uno straordinario artista, ma anche quello di un grande uomo, che seppe rendere grande con lui la sua città, la sua gente". Nel volume si ricostruisce una visione a 360 gradi dell'attore siciliano, che lavorò principalmente nella prosa ma che si sperimentò molto anche alla radio, in televisione e al cinema, toccando sempre i massimi vertici. Indimenticabili le sue interpretazioni dei personaggi pirandelliani, caratterizzati da un trucco e da una postura che ne cambiavano i connotati, fino ad arrivare a quello straordinario Freud. 
   

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