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'Recovery Italia. Perché siamo il malato d'Europa?'

Leonardo Panetta racconta la sfida del Pnrr per il Paese e l'Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - LEONARDO PANETTA, RECOVERY ITALIA. PERCHE' SIAMO IL MALATO D'EUROPA? (MIMESIS EDIZIONI, PP. 226, EURO 18)

Recovery fund: perché siamo il paese che in Europa otterrà più soldi? Come sono andate davvero le trattative? Possiamo dire di avere vinto o i problemi iniziano ora? Il giornalista Leonardo Panetta cerca di rispondere a tutte queste domande nel suo ultimo libro che si apre con la prefazione dell'economista Carlo Alberto Carnevale Maffè e descrive un piano che dovrebbe consentire di risollevare la nostra economia osservato dalla prospettiva delle istituzioni europee che Panetta conosce e frequenta per via del suo ruolo di corrispondente a Bruxelles per Newsmediaset.
    Un racconto che si sviluppa a partire dallo scoppio della pandemia, lo scorso anno, sino al via libera al Piano Nazionale di Ripresa avvenuto questa estate. Una narrazione non rigidamente cronologica che porta il lettore anche oltre la cronaca recente per consentire di inquadrare meglio l'eccezionalità del momento.
    Come ricorda il volume, in tanti nelle principali capitali europee inizialmente hanno pensato che l'Italia dovesse risolvere i suoi problemi da sola. In poco più di un anno, almeno apparentemente, la considerazione nei nostri confronti è cambiata e lo si è visto concretamente con il Recovery Fund, ma anche con altre iniziative che sembrano cucite proprio su nostra misura e analizzate dal libro: la sospensione del Patto di stabilità, il tanto contestato Mes, il piano Sure per la cassa integrazione.
    Ma saremo capaci di far fruttare tutte le risorse messe a disposizione? E non sarà forse eccessivo quello che ci chiede l'Europa in cambio? Mai come questa volta, infatti, il nostro destino è legato a Bruxelles. Ma anche quello di Bruxelles - si sottolinea nel libro - in qualche modo è legato al nostro.

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