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Napoli, viaggio nei cibi e vini del Pentamerone

'Lo Cunto de li Cunti' di G.Basile riletto da M.Piancastelli

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 GIU - MANUELA PIANCASTELLI, NAPOLI, ZUCCARO & CANNELLA, CIBI E VINI DA FAVOLA NEL CUNTO DE LI CUNTI (Valtrend edizioni, pp. 205, euro 18) Una rilettura, in una chiave originale, dello straordinario repertorio fiabesco di Giambattista Basile; un volume che indaga per la prima volta, in maniera puntuale, il ruolo dei cibi e dei vini nel Cunto de li Cunti (detto anche Pentamerone), per ricostruire l'immagine di una Napoli a cavallo fra XVI e XVII secolo: una città da 450mila abitanti, la più grande metropoli europea, che consuma quantità enormi di alimenti prodotti nell'intero Regno di cui Napoli è "magnifica capitale". È questo l'ultimo lavoro (con le illustrazioni Giusi Ghioldi), di Manuela Piancastelli, giornalista, saggista e imprenditrice vitivinicola. Il libro, ricco di approfondimenti storici e letterari su cibi, ricette, vini, traccia il profilo di una città complessa e piena di contraddizioni, vicereame spagnolo, che a inizio Seicento è anche la più grande realtà mercantile d'Italia ed una delle maggiori in Europa, dove c'è una divisione netta fra ricchi e poveri, fra sazi ed affamati. Piancastelli ha voluto far riemergere dal Cunto il racconto dei cibi, dei vini, dei sapori della Napoli barocca, cercando di rispondere al perché i napoletani venissero chiamati prima mangiafoglia e poi mangiamaccheroni. Dice Piancastelli: "La Napoli di Basile è una pentola gorgogliante, un calderone sul fuoco con odori, sapori, ricette, ingredienti che raccontano anche di grandi rivoluzioni industriali, come quella della pasta, che partì proprio da Napoli. È un pezzo di storia della città fatta di rivolte, sopraffazioni e gabelle ma anche di zucchero e cannella, piena di osterie che diventano il simbolo del melting pot culturale e gastronomico".
    Manuela Piancastelli ci guida alla loro scoperta attraverso testimonianze letterarie e testi di viaggiatori e storici, in un grande puzzle della Napoli spagnola. (ANSA).
   

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