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Ricordato a Roma Colorni, con Gualtieri, Costa e Spini

Coautore Manifesto di Ventotene con Spinelli, Rossi e Hirshmann

Redazione Ansa

Paolo Petroni (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Sotto la targa posta dove fu ucciso Eugenio Colorni il 28 maggio del 1944 dai fascisti della banda Koch è stata ricordata in Via Livorno a Roma la figura di questo filosofo socialista, partigiano e intellettuale, coautore del ''Manifesto di Ventotene'', uno dei testi fondanti dell'Unione Europea, redatto con Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirshmann esattamente 80 anni fa, nel 1941. Tra bandiere europee e dell'Anpi a commemorarne la memoria si sono succeduti Silvia Costa, Roberto Gualtieri, candidato sindaco a Roma, Valdo Spini e altri, alla presenza e con la partecipazione di Renata Colorni, figlia sua e della Hirshmann.
    Tutti hanno sottolineato la rilevanza storica dell'uomo d'azione e del pensatore che dette un contributo fondamentale alla carta ''Per un'Europa Libera e Unita'', come si intitolava il celebre manifesto, con cui, mentre si combatteva letteralmente per la libertà, si progettava il futuro del paese e di un Europa nuova e coesa grazie al concorso di tutte le diverse forze politiche. Nato a Milano nel 1909, Colorni divenne docente di filosofia all'Istituto magistrale di Trieste e fu uno dei primi studiosi della psicanalisi nel nostro paese. Arrestato nel 1938 per ricostituzione illegale del Partito socialista, fu inviato al confino di Ventotene, da dove riuscì a fuggire a Roma nel 1943, unendosi agli organizzatori della Resistenza contro l'occupazione nazista. Nel 1946 gli fu conferita la medaglia d'oro alla memoria. (ANSA).
   

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