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La biografia di Philip Roth trova casa

Dopo accuse all'autore, la stampa l'editore del memoir di Woody Allen

Philip Roth

Redazione Ansa

La nuova, controversa biografia di Philip Roth non è più senza casa: tre settimane dopo l'annuncio di W.W. Norton di interromperne pubblicazione e distribuzione, il libro ha trovato un nuovo editore. Norton aveva scaricato la biografia dopo che in aprile varie donne erano uscite allo scoperto, accusando l'autore, Blake Bailey, di molestie sessuali e stupri. La biografia è stata ora acquistata da Skyhorse Publishing, la stessa casa editrice indipendente che l'anno scorso ha pubblicato il memoir di Woody Allen "A proposito di niente", a sua volta messo all'indice da Hachette, il primo editore. "Philip Roth: The Biography" uscirà in 'economica' il 15 giugno e "appena possibile", probabilmente in settimana, in versione e-book e audiolibro. "Sono orgoglioso di pubblicarla", ha detto il presidente della casa editrice Tony Lyons, secondo cui una biografia "deve esser giudicata dalla qualità della scrittura, dall'importanza del soggetto e dal valore degli studi alle spalle", tutti standard che, a suo avviso, si ritrovano nel libro di Bailey. Il biografo aveva sempre respinto le accuse e in una email di questa settimana al "New York Times" è tornato a ribadire che quel che si è detto di lui "è calunnioso e categoricamente falso". Ma i racconti delle donne, ex studentesse di una scuola media di New Orleans in cui Bailey aveva insegnato negli anni Novanta e, più di recente, dell'executive del libro Valentina Rice secondo cui Bailey l'avrebbe stuprata dopo una cena a casa del critico letterario del "Times, avevano fatto breccia: il biografo era stato scaricato dalla sua agenzia letteraria, mentre sempre Norton, "mettendo in permanenza fuori stampa la biografia di Roth", aveva cancellato anche "The Splendid Things We Planned", il memoir che Bailey aveva pubblicato nel 2014, lasciandolo peraltro libero di trovare un nuovo editore. Come era successo l'anno scorso con Woody Allen, la decisione di mettere la biografia di Roth all'indice aveva creato polemiche: su W.W. Norton si erano riversati gli strali di gruppi di scrittori come il Pen America e la Authors Guild. "I libri devono essere giudicati in base ai loro contenuti. Molti degli autori più celebrati nella storia della letteratura hanno avuto vite problematiche", aveva osservato la National Coalition Against Censorship, secondo cui "il pubblico deve essere messo in grado di decidere cosa vuole leggere". Skyhorse è una casa editrice che ama le controversie: dopo aver lavorato in passato con autori come Jim Garrison, propagatore di teorie complottiste, l'anno scorso dopo che Hachette aveva deciso di non pubblicare il memoir di Allen, lo aveva acquistato e stampato in 750 mila copie. Non è d'altra parte chiara la posizione degli eredi Roth che detenevano assieme a Bailey il copyright della biografia, in base a un'intesa che alcuni esperti di editoria avevano trovato inconsueta.

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