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Ziblatt e Levitsky, 'Come muoiono le democrazie' oggi

Esce in Economica Laterza

Ziblatt e Levitsky, 'Come muoiono le democrazie'

Redazione Ansa

Steven Levitsky-Daniel Ziblatt, Come muoiono le democrazie (Economica Laterza, pp 328, euro 12)

E' raro ormai che il potere venga conquistato attraverso un golpe militare o comunque con la forza. Oggi il tracollo di una democrazia comincia nelle urne. A identificare i passaggi cruciali e le condizioni che si ripropongono, seppure in forme diverse, ogni volta che una democrazia viene gradualmente trasformata in regime autoritario da un leader che è stato eletto sono gli studiosi Steven Levitsky e Daniel Ziblatt in 'Come muoiono le democrazie' uscito nella Collana Economica Laterza. "Un processo messo in atto dall'interno delle istituzioni e con mezzi legali" dicono gli autori del libro che può aiutare a comprendere meglio cosa sta accadendo negli Stati Uniti in questi giorni.

In quasi tutti i paesi si tengono regolarmente le elezioni. Le democrazie muoiono ancora, ma con altri mezzi. Da Erdogan a Putin, da Orbán a Trump, nel libro viene mostrato come una democrazia oggi possa essere svuotata dall'interno. Entrambi professori di scienze politiche ad Harvard, Ziblatt è considerato tra i massimi esperti di autoritarismo e democrazia in Europa dal XIX secolo a oggi, e Levitsky ha concentrato la sua ricerca soprattutto su partiti politici, democrazia e autoritarismo, istituzioni nell'America Latina e nei paesi in via di sviluppo.

In questo volume attraversano la storia recente e ci fanno vedere come, dalla fine della Guerra Fredda a oggi, a determinare la morte di una democrazia non siano quasi mai generali e soldati. Leader eletti hanno sovvertito le istituzioni democratiche in Venezuela, Georgia, Filippine, Nicaragua, Perù, Polonia, Russia, Sri Lanka, Turchia, Ucraina e Ungheria. 

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