Cultura

Esce La voce di Iside, la Gen Z tra solitudine e resilienza

Storia di una diciottenne che scopre il volontariato

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 MAG - CLAUDIA CONTE, LA VOCE DI ISIDE (READACTION, PP. 116, EURO 20) Claudia Conte, giornalista e scrittrice, torna in libreria con il romanzo La voce di Iside. Al centro della trama una diciottenne sensibile e bibliofila. A causa della pandemia, e di una serie di problemi familiari, la ragazza si isola in un mutismo selettivo. Sarà il volontariato a darle una nuova speranza: aiutando il prossimo, anche la sua vita cambierà. "Da sempre mi impegno, sperando di aver ottenuto un qualche risultato concreto, per promuovere dei valori positivi, oggettivamente condivisibili e non divisivi, in un'ottica di crescita, inclusione e sostenibilità, con particolare riguardo verso le nuove generazioni", commenta l'autrice nell'introduzione. "Mi rispecchio molto in Iside, la protagonista che supera le sue fragilità seguendo una vocazione sincera che la spinge a spendersi per gli altri, diventando la loro stessa voce", prosegue. La premessa del volume è affidata a Maurizio De Giovanni, mentre la prefazione è di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. L'autore de I Bastardi di Pizzofalcone definisce La voce di Iside un romanzo "agile eppure profondo, senza indulgenze né compromessi", un'opera "che ci sollecita a riflettere sul senso della pandemia e più in generale della chiusura nella società e nelle relazioni personali". Lo scrittore partenopeo sottolinea inoltre che "in un tempo in cui tutti parlano senza dire niente", il mutismo di Iside è "metafora di incomunicabilità" e "la solidarietà diventa il solo linguaggio con cui ritrovare la parola". "La voce di Iside riflette i turbamenti e le inquietudini di una generazione, quella dei nostri figli e nipoti, che avrebbe tanto bisogno di essere scoperta, indagata, raccontata", afferma Francesco Rocca e spera che "questo romanzo venga letto e discusso nelle scuole, luoghi nei quali devono tornare al centro i bisogni spirituali e morali dei nostri ragazzi". (ANSA).
   

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