(ANSA) - ROMA, 29 APR - BERNARDO VALLI, SE GUARDO ALTROVE
(VENTANAS, PP. 598, EURO 25) Bernardo Valli, giornalista, classe
'30, definito "il principe degli inviati", nel corso della
carriera ha visitato "tutti i paesi".
Se guardo altrove, uscito per Ventanas, raccoglie i suoi pezzi
culturali, apparsi tra il 1962 e il 2019 su Il Giorno, Il
Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa.
La letteratura è il tema clou dell'antologia. Lo stile di Valli
è colto e personale. Nella prefazione, intervistato da Simonetta
Fiori, si definisce un lettore "onnivoro, appassionato" e
"disordinato" , "un lettore primitivo" e "piratesco" perché
"scoprivo una cosa e mi ci buttavo all'arrembaggio - confessa -
senza nessun rispetto per filoni narrativi o scuole di
pensiero".
Rivela che "la curiosità per la letteratura è andata crescendo
parallelamente al mio lavoro di inviato nel mondo" e che
"leggere Musil in Thailandia o Tolstoj nel mio bungalow di
Singapore è stata una esperienza formidabile, molto diversa da
quella che avrei potuto fare stando seduto a casa".
Se guardo altrove è un florilegio di recensioni e ritratti di
scrittori tra cui Jean-Paul Sartre, Simone De Beauvoir, Roberto
Bolaño, Corrado Alvaro, Georges Simenon, Albert Camus. Ma anche
Graham Greene "che ha il fisico di un vecchio cow-boy", e
Georges Bernanos "inquieto, assillato da problemi spirituali e
pratici". Di Patrick Modiano, Valli annota:"Quasi tutti i suoi
libri sono un tentativo di ricostruire, di completare i ricordi,
come un restauratore cerca di ridare a un affresco tarmato
l'originaria integrità".
Quanto ai bestseller che hanno spopolato negli ultimi decenni,
Valli riporta di aver gradito la corposa trilogia Millennium:"Ho
dunque passato una settimana intensa, appassionante, con Lisbeth
Salander e Mikael Blomkvist, i due eroi di Stieg Larsson".
Apprezza l'autore svedese e lo descrive così:"Come capita ai
grandi lettori autodidatti, Stieg Larsson ha immagazzinato negli
anni una cultura vasta ed eclettica: divorava i libri di
fantascienza, di strategia militare, di politica, di spionaggio,
di informatica, con una predilezione per i romanzi scritti da
donne, in particolare quelli polizieschi. Trovava lo stile
femminile più preciso, più accurato".
Non mancano in Se guardo altrove riflessioni sul lavoro del
cronista:"Ho fatto un mestiere che non esiste più, legato al
giornale di carta nato alla fine dell'Ottocento. Oggi i ritmi
frenetici dell'online non consentono più quei tempi vuoti che mi
hanno permesso di leggere, di studiare, di entrare ogni volta in
una storia diversa", ricorda Valli. (ANSA).
In libreria una raccolta degli articoli di Bernardo Valli
Letteratura e arte, oltre 50 anni di giornalismo culturale