Cultura

In un saggio la storia della Città della Scienza

Il polo scientifico di Bagnoli raccontato da Diletta Capissi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 GIU - DILETTA CAPISSI, 'CHE FINE HA FATTO LA CITTÀ DELLA SCIENZA', (GUIDA EDITORI, PP. 257, EURO 15) In questo saggio edito da Guida la giornalista Diletta Capissi ripercorre l'origine e lo sviluppo della Città della Scienza, il polo scientifico e tecnologico nell'ex area industriale di Bagnoli, a Napoli. Aperta nel 1996, con l'obiettivo di farne una struttura fiore all'occhiello della Campania e del Sud. "È probabile che le Istituzioni pubbliche non abbiano ancora oggi percepito e considerato Città della Scienza come un patrimonio, un bene collettivo da valorizzare e preservare? Si tratta solo di un altro progetto incompiuto o è l'ennesima metafora del Mezzogiorno d'Italia?", si chiede l'autrice.
    Uno dei capitoli contiene una lunga intervista a Vincenzo Lipardi, cofondatore ed ex manager di Città della Scienza.
    "Napoli - ma credo il nostro Paese in generale - non ha colto le reali potenzialità che si aprono con la rivoluzione digitale e la manifattura 4.0", afferma Lipardi e a proposito del capoluogo partenopeo aggiunge: "La nostra classe dirigente è rimasta ferma allo scorso secolo e alla vecchia economia; non innova, assiste immobile, tra lo stupito e l'infastidito, alla desertificazione produttiva, abitativa e anche culturale della città e completamente deresponsabilizzata si crogiola in un'onanistica celebrazione dei fasti passati e della bellezza dei luoghi'.
    (ANSA).
   

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