Cultura

Rushdie rientra in pista e attacca la Florida

In persona al gala del Pen, contro le censure e i libri proibiti

Redazione Ansa

(di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 19 MAG - Con la candidatura del governatore Ron De Santis che incombe sulla corsa alla Casa Bianca e le guerre culturali sui libri proibiti, lo scrittore di Versetti Satanici Salman Rushdie ha usato la sua prima apparizione pubblica in persona dopo l'agguato dello scorso agosto per attaccare la Florida e le campagne per mettere al bando libri dalle scuole. "Gli attacchi ai libri, gli attacchi all'insegnamento, gli attacchi alle biblioteche in Florida non sono mai stati più pericolosi, e mai è più importante che ci impegniamo per combatterli ", ha detto Rushdie, apparso a sorpresa al gala del Pen America, l'organizzazione degli scrittori che si batte per la libertà di espressione e i diritti degli autori in tutto il mondo.
    Lo scrittore anglo-indiano, che nel 1989 è stato condannato a morte dal regime del leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ruhollah Khomeini, ha elogiato l'azione del Pen e della Penguin, la casa editrice che pubblica i suoi libri, che mercoledì si sono rivolte alla magistratura per bloccare, in quanto anticostituzionale, la decisione del distretto scolastico della Contea di Escambia in Florida di rimuovere dagli scaffali delle biblioteche scolastiche libri su temi della razza e Lgbtq: "Sono orgoglioso di questo passo. È enormemente importante e speriamo di vincere. Abbiamo bisogno di vincere". 75 anni, smagrito dai tempi dell'attacco di agosto, quando fu ripetutamente accoltellato sul palco di un festival letterario a Chautauqua nello stato di New York, Rushdie aveva parlato in video tre giorni fa ai British Book Awards, ma l'apparizione al Pen ha sorpreso la platea del gala sotto la gigantesca balena imbalsamata all'American Museum of Natural History: non era previsto che l'autore di Figli della Mezzanotte parlasse dal podio. "Mi sono detto - ha spiegato poi lui stesso al New York Times - che, se c'era un modo giusto per rientrare, era qui.
    Essere parte del mondo dei libri, della lotta contro la censura e per i diritti umani".
    L'occasione offerta dal Pen era un premio al coraggio che Salman ha accettato in fine serata. "È bello essere di nuovo qui, rispetto a non essere qui, che era anche una possibilità", ha ironizzato, l'occhio di cui non ha recuperato la vista coperto da una lente oscurata: "Sono contento che il dado sia rotolato da questa parte".
    Rushdie, che è stato a lungo presidente del Pen, ha dedicato il premio a quanti nove mesi fa lo hanno soccorso: "Ero il bersaglio quel giorno, ma loro sono gli eroi. Il coraggio, quel giorno, è stato il loro e li ringrazio per avermi salvato la vita. Il terrore non deve terrorizzarci. La violenza non ci deve fermare". E ha ha chiuso aggiungendo in tre lingue: "La lutte continue. La lotta continua. The struggle goes on". (ANSA).
   

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