Cultura

In libreria 'Il fuoruscito' di Marco Ventura

Formíggini, editore suicida contro leggi razziali di Mussolini

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - MARCO VENTURA, 'IL FUORUSCITO', (PIEMME, PP. 303, EURO 19,50) Marco Ventura, classe '60, giornalista, scrittore, autore tv, già inviato di guerra del 'Giornale' di Montanelli, in questo libro ripercorre la vita dell'editore ebreo Angelo Fortunato Formíggini, modenese, figura cardine della vita culturale degli anni Venti e Trenta del Novecento. Formíggini fu il primo suicida contro le leggi razziali e le persecuzioni del regime fascista. Personalità vulcanica, ironica, fuori dagli schemi e totalmente all'avanguardia rispetto ai tempi; fu uno dei padri dell'editoria italiana: la felicità, affermava, era fare libri belli. Ventura mette in luce l'estrema creatività di questo intellettuale visionario, un uomo dalle intuizioni geniali, coniò la parola 'editoria', ideò 'le cartoline parlanti', foto di scrittori con un motto stampato, anticipando in qualche modo i social e i post di Instagram, realizzò la 'biblioteca circolante' per diffondere la lettura. Formíggini era noto a livello internazionale, e in contatto con scrittori del calibro di Benedetto Croce, James Joyce, Corrado Alvaro, Giovanni Pascoli.
    Formíggini costituì la 'Casa del Ridere', una vasta raccolta di materiali sull'umorismo e fu lui a ideare l'Enciclopedia Italiana, la cui paternità gli fu scippata da Giovanni Gentile.
    Formíggini si uccise gettandosi dalla Torre della Ghirlandina di Modena, il campanile del Duomo, il più alto d'Italia. Era il 29 novembre 1938. Un gesto politico come scrisse lui stesso alla moglie:'Non posso rinunciare a ciò che considero un mio preciso dovere. Io debbo dimostrare l'assurdità malvagia dei provvedimenti razzisti'. Si lanciò dalla torre al grido di 'Italia!, Italia!, Italia!'. Ne 'Il fuoruscito' si legge: 'Anche se la morte che ho scelto non è quella che avrei voluto, non è la morte nel silenzio e nell'ombra. La mia morte, invece, sarà rumorosa. È l'ultimo omaggio, l'ultimo regalo, che faccio al mio amato paese'. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it