Cultura

Matilde Serao, femminista senza dichiararsi femminista

Intitolata a lei Aula Magna dell'Università Parthenope a Napoli

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 26 GEN - Una donna moderna, anticipatrice dei tempi, dal profilo internazionale, una professionista multitasking, pioniera e lungimirante, dai sentimenti forti e senza mediazioni. "Una grande giornalista del romanzo", come fu definita da Francesco Flora. E poi, femminista senza dichiararsi femminista "perchè esistono solo questioni economiche e morali".
    E' stata tutto questo e molto di più Matilde Serao (1856-1927), interprete del suo tempo ma relegata spesso in un angolo dimenticato della cultura, quasi condannata ad una sorta di 'damnatio memoriae', come ha evidenziato oggi Donatella Trotta, scrittrice e giornalista nonchè studiosa di Serao. Nota per aver fondato col marito, Edoardo Scarfoglio, 'Il Mattino' e autrice del 'Il Ventre di Napoli', Serao è fra le donne finite nell'oblio. L'occasione per accendere i riflettori su una 'prota-cronista' è stata l'intitolazione al suo nome dell'Aula Magna dell'Università Parthenope. Un incontro, ha detto la professoressa Rosaria Giampetraglia, presidente del Cug (Comitato unico di garanzia dell'Ateneo), per riflettere sulla necessità di "far prevalere oggi il bagliore delle penne su quello delle armi, come più di un secolo fa la penna di Serao come arma aiutò le donne a combattere: studenti e studentesse utilizzino le penne nel confronto critico". Un ateneo dove 4 Dipartimenti su 8 sono diretti da donne ha ricordato il rettore Antonio Garofalo nell'incontro al quale era presente anche Francesco Serao, nipote del cugino della scrittrice. Cerimonia caratterizzata anche da 'Serao Segreta', spettacolo tratto da un testo di Antonio Ghirelli, con Mario Autore e Daria D'Amore protagonisti di 'Intervista impossibile a Matilde Serao' (adattamento Nicola Le Donne, contributi video Giovanni Sbarra). (ANSA).
   

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