Cultura

Lia Levi "non credo che l'Olocausto sarà dimenticato'

A Rtl 102.5 ed esce seguito di 'Una bambina e basta'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - "Sento molto da vicino il dolore di Liliana Segre ma non credo che l'Olocausto sarà dimenticato". Lo ha detto la scrittrice Lia Levi, Premio Strega Giovani nel 2018, ospite di Rtl 102.5, nel corso di Non Stop News, dopo le parole della senatrice a vita Segre che ritiene che "tra qualche anno" sulla Shoah "ci sarà una riga nei libri di storia e poi più neanche quella". "Ogni giorno incontro tanti giovani e mi accorgo che non devo più spiegare loro ciò che è accaduto perché già lo sanno, conoscono la storia. Non voglio fare buonismo ma non penso assolutamente che tutto ciò sia destinato a sparire perché è una ferita alla civiltà" spiega la scrittrice. La Levi, 91 anni, autrice di fortunati libri anche per ragazzi, che da bambina ha vissuto le persecuzioni razziali e la deportazione nei campi di concentramento, ha raccontato la sua esperienza nel primo romanzo, il bestseller 'Una bambina e basta' , Premio Elsa Morante. Un libro di cui riprende i fili in "Tutto quello che non avevo capito. Una bambina e basta cresce" (HarperCollins), che arriva in libreria per il Giorno della Memoria del 27 gennaio, con le illustrazioni di Zosia Dzierżawska. In questa nuova storia quella bambina cerca di ritornare ad una vita normale in un'Italia distrutta dalla guerra dove è tutto da ricostruire: una nuova casa, gli esami da recuperare, le lezioni noiose dal rabbino, le amicizie di un tempo che si sfaldano e quelle nuove che nascono in cortile, il cuore che batte per qualcuno che non si conosce ancora. Nel sottofondo il rumore di un Paese che è irrequieto e affamato quanto la Lia adolescente, che si batte con coraggio e passione per rivendicare gli ideali di democrazia e libertà. "In questo libro racconto una cosa positiva, la liberazione, e una cosa negativa, l'aspettativa, purtroppo sbagliata, di tornare ad una vita normale nell'Italia distrutta del dopoguerra. Ci sono molte cose politiche ma anche tante cose psicologiche, dove la giustizia si mescola con l'ingiustizia e bisogna fare i conti con la propria etica personale" ha raccontato a Non Stop News la Levi. "Oggi, a 91 anni, penso che ci sia ancora qualcosa di quella bambina" ha detto. Per la Giornata della memoria torna in libreria, per Biancoenero edizioni, anche "L'amica di carta" in una nuova edizione, con un'esclusiva intervista a Lia Levi realizzata da Anselmo Roveda e le illustrazioni ricavate dagli intagli di Donatella Limentani. Cosa succede quando l'unica "amica del cuore" ti lascia all'improvviso perché cambia città? Mauretta, rimasta sola, decide di confidarsi con un quaderno, che diventa così la sua nuova amica: una "amica di carta". (ANSA).
   

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