Cultura

Sangiuliano, libro ossigeno della spiritualità

Ministro tra stand fiera Più libri più iberi

Redazione Ansa

(di Mauretta Capuano) (ANSA) - ROMA, 09 DIC - ''Per me il libro è una cosa importantissima. E' l'ossigeno della spiritualità. Leggere è fondamentale e noi dobbiamo fare molto di più affinché la gente legga. Affinché si abbia un po' meno lo smartphone in mano e si ritorni alla cultura del libro perchè è bello leggere qualsiasi cosa'' spiega il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano nel giorno in cui è forte la preoccupazione di tutta la filiera del mondo del libro per l'ipotesi di cancellazione della 18App.
    Sangiuliano in visita ufficiale a Più libri più liberi alla Nuvola dell'Eur a Roma fa un giro tra gli stand della Fiera della piccola e media editoria dove è stato più volte, ma questa è la prima in veste di ministro.
    Acquista dei volumi e vuole assolutamente pagarli, al massimo accetta lo sconto. Si ferma alla Treccani, allo stand del Centro per il Libro e la Lettura. E poi di Gallucci, di Guida Editori, di Eclettica Edizoni, di Gog Edizioni e anche di Edizioni Henry Beyle. Si fa fotografare sotto il poster di Roger Scruton allo stand Historica-Giubilei Regnani. Si sofferma su 'Manifesto dei conservatori' di Prezzolini, con la sua prefazione e su 'Stato e Nazione. Hegel oltre il suo tempo'. "Dei libri possiamo parlare quanto vuole, vogliamo parlare di Eschilo, del Prometeo incatenato?" dice il ministro schivando più volte la questione dell'emendamento.
    "L'editoria è il punto su cui dobbiamo focalizzare grandi sforzi, del resto i grandi editori sono nati perché ci sono stati piccoli editori che pian piano, mettendo in campo delle idee, storie, racconti, narrazioni, sono riusciti a creare grandi gruppi editoriali" sottolinea. "E' preziosissima la piccola editoria perché il pensiero discordante, plurale, non uniformato molto spesso trova sfogo grazie alla piccola editoria. Ricordo per esempio quando Tullio Pironti per la prima volta portò in Italia uno sconosciuto egiziano che si chiamava Nagib Mafuz che poi ha vinto il Premio Nobel per la letteratura". Bisogna approcciare la letteratura, sostiene Sangiuliano, "anche attraverso le nuove tecnologie però io penso che il sapore, quella spiritualità che viene dal libro cartaceo non si percepisce in nessun altro modo. Leggendo di più si matura come persona. Cresce la consapevolezza dell'essere cittadini anche attraverso la lettura" spiega il ministro che nel suo percorso tra gli stand racconta aneddoti come quello di un giovane tassista laureato in filosofia che non trovando di meglio da fare ha iniziato a fare questo onestissimo lavoro e ha scritto il libro 'Visti dallo specchietto'. Alla fine, prima di andarsene, prende la macchina fotografica a un fotografo e immortala lui i giornalisti. (ANSA).
   

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