Cultura

'Il mito della bellezza', torna il saggio di Naomi Wolf

Il 26 ottobre per Edizioni Tlon a cura Gancitano e Guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - NAOMI WOLF, IL MITO DELLA BELLEZZA (TLON, PP 448, 21.00 EURO). A CURA DI MAURA GANCITANO E JENNIFER GUERRA. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1991, torna in libreria il 26 ottobre per Edizioni Tlon, 'Il mito della bellezza', il saggio che ha consacrato la scrittrice e giornalista americana Naomi Wolf portavoce della terza ondata del movimento femminista. Il libro esce in una nuova edizione a cura di Maura Gancitano e Jennifer Guerra, che firmano anche la prefazione.
    Le donne di tutto il mondo appaiono schiacciate da una nuova mitologia che non esalta più la casa, la purezza e la maternità, ma qualcosa di forse ancora più terribile e insidioso. È la bellezza ad acquisire valore sociale, diventando quindi ambizione costante e compito a cui ottemperare: dal lavoro alla sessualità, dalla cultura all'alimentazione, dal rapporto con gli uomini a quello con le altre donne. La questione decisiva che Wolf pone in questo grande classico del pensiero femminista è: "Le donne si sentono libere?".
    "Se il mito della bellezza non si fonda sull'evoluzione, sul sesso, sul genere, sull'estetica o su Dio, su che cosa è basato? Pretende di avere a che fare con l'intimità, il sesso e la vita, di essere una celebrazione delle donne. In realtà si fonda sul distacco emotivo, sulla politica, sulla finanza e sulla repressione sessuale. Il mito della bellezza non riguarda affatto le donne, ma gli uomini e il potere" afferma la Wolf.
    "Curare insieme questo libro è stata anche l'occasione per chiarire in alcune note cos'è cambiato in questi anni e mettere in luce dei fenomeni su cui Wolf aveva assunto delle posizioni che oggi giudichiamo problematiche, oppure per le quali aveva a disposizione dei dati parziali. Tuttavia Il mito della bellezza ha scatenato delle questioni che continuano a interrogare in modo feroce le nostre società. In fondo, l'utopia di un mondo al di là del mito della bellezza è un'urgenza radicale che continua ancora oggi ad alimentare la nostra immaginazione politica, le nostre lotte, anche interiori, le nostre esistenze", sottolineano Maura Gancitano e Jennifer Guerra nella prefazione.
    (ANSA).
   

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