Cultura

Apre Pnlegge, ponte con Praga e Kiev

Agrusti, festa libertà. Fedriga, Friuli, forza anche in tempesta

Redazione Ansa

(ANSA) - PORDENONE, 14 SET - "Quest'anno Pordenonelegge non è solo Festa del libro con gli autori, ma anche Festa delle libertà". Con queste parole il presidente della Fondazione che organizza il festival, Michelangelo Agrusti, ha inaugurato la rassegna nel corso della cerimonia di apertura, al Teatro Verdi di Pordenone.
    "Abbiamo voluto creare un ponte tra gli avvenimenti del secolo scorso a Praga, occupata dal nazismo prima e dallo stalinismo poi e liberata durante la Rivoluzione di Velluto da poeti e drammaturghi, e quelli odierni in Ucraina, tormentata da un nuovo conflitto. Vogliamo far vivere il festival sull'uscio della storia. Il libro è paradigma di libertà: pensiamo a tutti quei paesi dove migliaia di libri sono messi all'indice e bruciati, e dove chi scrive rischia la vita, come avvenuto di recente a Salman Rushdie".
    Alla cerimonia era presente anche il console onorario della Repubblica Ceca Paolo Petiziol, il quale ha colto l'occasione per un annuncio: "Il 28 novembre porterò a Praga l'Orchestra del Friuli Venezia Giulia per un grandissimo concerto che ha l'intenzione di approfondire le relazioni tra la regione e la Repubblica Ceca e la sua capitale".
    "Pordenonelegge rappresenta benissimo la forza del Friuli".
    Parola di Massimiliano Fedriga, presidente Fvg. "Nei momenti di difficoltà, ci rimbocchiamo le maniche e navighiamo anche in acque tempestose piuttosto che aspettare che il fortunale finisca - ha precisato - Il festival, negli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia, ha fatto lo stesso non fermandosi mai. La spiga di grano che richiama l'Ucraina come simbolo è forte: i friulani si sono mostrati apertissimi, tanto che i privati hanno ospitato più profughi del settore pubblico". "La cultura è anche economia, e dobbiamo dirlo con orgoglio" ha aggiunto, "crea ricchezza e opportunità per i nostri giovani: con la cultura si mangia".
    "In periodi di profonda crisi come quella che stiamo vivendo, con la pandemia prima e la crisi energetica ed economica poi, la cultura ci viene in soccorso" ha aggiunto il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani. (ANSA).
   

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