Cultura

Giovanna Mozzillo e l'amore al tempo della guerra

'La signorina e l'amore' sarà presentano a Roma e a Napoli

Redazione Ansa

(di Roberto Ritondale) (ANSA) - MILANO, 07 LUG - GIOVANNA MOZZILLO, "LA SIGNORINA E L'AMORE" (MARLIN EDITORE, PP 352, EURO 16,90) Napoli e il fascismo visti per la prima volta da un'altra angolazione, e cioè dal punto di vista della borghesia e non del popolo minuto. Un'operazione coraggiosa, quella della scrittrice napoletana Giovanna Mozzillo, supportata come sempre da una mirabile qualità di scrittura che spesso sfiora alte vette poetiche. Il romanzo "La signorina e l'amore" torna nelle librerie a distanza di vent'anni, pubblicato questa volta da Marlin Editore, e ripropone il sentimento proibito di Rosella Benevento per un giovane medico sposato, Leonardo Pavoncelli. Un amore struggente, anche se "il vero peccato è far soffrire il prossimo", non certo vivere un amore clandestino. Perché "bisogna difendere l'amore", sempre. E "le emozioni sono tutto, sono il sale della vita".
    Sullo sfondo della storia d'amore e delle vicende familiari, che coprono un lasso di tempo che va dal 1925 al 1942, c'è prima una Napoli "intatta, assoluta, sublime", la bellezza di via Toledo e la purezza di una gioventù che si affaccia la vita, e anche l'anima fragile e vulnerabile di Filippo (il padre di Rosella), uno dei tanti protagonisti che restano impressi nella memoria del lettore.
    Poi il romanzo diventa drammaticamente attuale perché richiama i momenti più drammatici della guerra, "la città frastornata dai bombardamenti", le sirene, i rifugi improvvisati e malsicuri, la ricerca di cibo. Drammi che oggi vediamo in televisione e sui social tutti i giorni. E aiuta a capire, questo libro, anche la natura dei regimi, la forza della loro propaganda. Vivide sono le pagine che ricostruiscono la visita a Napoli, il 5 maggio del 1938, di Hitler e Mussolini, sostenuti da un consenso crescente, da parte soprattutto della borghesia italiana. A proposito del duce, scrive Mozzillo, "gli italiani, quando prendono la parola in pubblico, sentono il dovere di imitarlo, e fanno a gara a chi usa più retorica, più enfasi...".
    E sono poche le voci che dissentono, come quella di Teresa, la sorella della protagonista, che "sostiene che l'occupazione dell'Etiopia è stata una prepotenza ingiustificabile, e che Mussolini ha violato il diritto internazionale". Brani che ci riportano a quanto accade in questi giorni nel cuore dell'Europa.
    Quando uscì la prima edizione, "La signorina e l'amore" ebbe la benedizione di Raffaele La Capria: "Un romanzo in grado di riscattare quella carenza di 'narrativa borghese' che caratterizza la letteratura partenopea", scrisse l'autore napoletano scomparso di recente. Il libro sarà presentato a Roma venerdì 8 luglio, alle 18, alla Biblioteca Villa Leopardi e mercoledì 13 luglio a Napoli, al 'The Spark Creative Hub' di piazza Bovio. (ANSA).
   

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