Cultura

Libri scuola, editori in campo per emergenza carta e consegne

Tartaglino, facciamo tutto il possibile per settembre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 LUG - Grande impegno degli editori scolastici, a fronte dell'emergenza carta, per evitare ritardi nelle consegne dei libri a settembre, per l'inizio dell'anno scolastico.
    "La crisi della carta ha un impatto importante su tutta l'editoria, in particolare su quella scolastica" dice Paolo Tartaglino, presidente del Gruppo Educativo dell'Associazione Italiana Editori in un'intervista pubblicata su Il Giornale della Libreria dell'Aie.
    "È un impatto che riguarda non solo i costi, che abbiamo visto aumentare dal 50% fino addirittura all'80%, per la carta necessaria ai libri scolastici, ma anche le tempistiche di consegna e la reperibilità. Gli editori stanno facendo tutto il possibile per provvedere al più presto alle ristampe e, con il contributo di tutti gli attori della filiera distributiva, per cercare di garantire i testi all'inizio dell'anno scolastico" spiega Tartaglino.
    Gli editori scolastici chiedono anche alle istituzioni pubbliche di proseguire nelle politiche di contrasto della povertà educativa che "origina una dispersione scolastica altissima. Un primo passo è già stato fatto con l'aumento del fondo per le famiglie meno abbienti per l'acquisto dei libri scolastici da 103 a 133 milioni" afferma il presidente del Gruppo Educativo dell'Associazione Italiana Editori.
    "Il tema importante ora è che questi fondi - sottolinea - arrivino direttamente alle famiglie in tempi utili, risolvendo i problemi di tempistiche e di urgenza di erogazione. Ci stiamo anche muovendo su quella che, in prospettiva, può essere un'importante necessità che riguarda la detrazione fiscale sui libri di testo. Cosa che riteniamo estremamente utile a questo punto per tutti coloro che non avranno già usufruito dei fondi prima citati".
    L'accesso al digitale e l'utilizzo della didattica a distanza hanno rivelato la presenza di forti diseguaglianze nel nostro Paese e "anche in questo caso gli editori scolastici hanno fatto moltissimo per i cosiddetti contenuti digitali integrativi" dice Tartaglino. (ANSA).
   

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