Cultura

Cathy La Torre e i diritti che non possono attendere

Un prontuario gentile per individuare 'le cose più importanti'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 19 MAG - CATHY LA TORRE, CI SONO COSE PIÙ IMPORTANTI (Mondadori, Strade Blu, pp. 159, 18 euro) "Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l'empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta e si chiede: 'Ma non ci sono cose più importanti?' Volevo offrire una risposta concreta a questa falsa domanda". Cathy La Torre, avvocata e attivista Lgbtqi+, disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere.
    Attraverso esempi concreti, La Torre racconta come nel resto del mondo hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda. Una carrellata che passa in rassegna diversi temi, come i bagni unisex e la tampon tax, il diritto all'aborto e il caporalato sul lavoro. Tutti supportati da dati, numeri e ricerche sconosciute ai più, come quella del 2019 del Fondo monetario internazionale che spiega perché sia meglio, scientificamente, per un Paese avere un regime di ius soli o la legge francese, in vigore dall'Ottocento ma abrogata solo nel 2013, che vietava alle donne di "vestirsi come gli uomini" e quindi di indossare i pantaloni.
    Il libro, il secondo dell'autrice dopo 'Nessuna causa è persa', edito nel 2020, è uscito il 17 maggio, giornata internazionale contro l'omofobia. "Serve una nuova grande stagione dei diritti civili. Nel libro racconto come già negli anni '80 i socialisti portavano avanti la battaglia dell'eutanasia legale. Non c'è una priorità, bisogna fare lo ius soli, la legalizzazione delle droghe leggere, bisogna riformare le adozioni, rivedere la legge Merlin sulla prostituzione, una legge contro i crimini d'odio, una sull'obiezione di coscienza che sia seria". Dopo Milano, il libro verrà presentato a Bologna (20 maggio alle 18 in Sala Borsa) e domenica 22 maggio al Salone internazionale del libro di Torino. (ANSA).
   

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