Cultura

Libri: la Falange Armata, storia di un golpe sconosciuto

Giovanni Spinosa e Michele Mengoli ricostruiscono le trame nere

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 30 MAR - GIOVANNI SPINOSA e MICHELE MENGOLI - LA FALANGE ARMATA. STORIA DEL GOLPE CHE HA RIDISEGNATO L'ITALIA (PIEMME, PAGINE 384, EURO 18,90) - "I colpi di mitra, le bombe, il tuono dei revolver sono i rintocchi della campana che richiama l'attenzione sui comunicati che l'11 aprile 1990 annunciano l'inizio e poi scandiranno le tappe del cammino della Falange Armata. È la campana del diavolo". Negli anni Sessanta, in Italia, la strategia della tensione con cui le grandi potenze si contendono le zone di influenza del pianeta assume il sapore delle bombe che l'hanno insanguinata fino al 1974. Poi, nonostante la fine della strategia della tensione e il cambio di rotta della geopolitica internazionale, nel nostro Paese gli attentati eversivi non cessano. Gli ultimi si consumano nella provincia di Reggio Calabria, fra la fine del 1993 e l'inizio del 1994, in tre agguati a pattuglie di carabinieri. Questa lunga e anomala coda eversiva, al contrario della strategia della tensione, non è mai stata letta in maniera organica e del resto anche il contrasto dello Stato si è limitato ai singoli fatti, mentre un'alluvione di depistaggi depotenziava gli eventi e offuscava la visione del loro concatenamento.
    'La Falange armata. Storia del golpe che ha ridisegnato l'Italia', scritto da Giovanni Spinosa con Michele Mengoli (in libreria dal 29 marzo per Piemme), è uno strumento di ricostruzione storica per comprendere una vicenda quasi sconosciuta e mistificata che ha contribuito a edificare l'Italia di oggi. In maniera meticolosa gli autori tratteggiano una rete eversivo-terroristica di "menti raffinatissime" composta da una cinquantina di persone - agenti segreti, forze dell'ordine, malviventi, torbidi affaristi - che a partire dal 1985 tesse le trame più nere per quasi un decennio. Inizia a seminare terrore dal 1987. Prende il nome di Falange Armata nel 1990. Quindi, con omicidi, attentati e stragi, comprese quelle del 1992 e 1993, mina le basi della Prima Repubblica e tenta di imporre una direzione autoritaria alle istituzioni, stringendo anche un'alleanza con le cosche mafiose. (ANSA).
   

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