Cultura

Enrico Franceschini, Tutti per uno, innamorarsi dell'Europa

Tutta la bellezza del Vecchio Continente tra storie e curiosità

Redazione Ansa

(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 08 FEB - ENRICO FRANCESCHINI, TUTTI PER UNO.
    33 STORIE PER INNAMORARSI DELL'EUROPA (De Agostini, pp.240, 13.90 euro). In Portogallo, per fare surf nella spiaggia più bella. Oppure in Estonia, per scoprire una società in cui per una volta tanto a contare sono le donne. In Austria sarà utile andare invece per conoscere la storia del violinista che ha fatto rinascere a nuova vita il violino di Mozart, dopo anni e anni di interminabile silenzio. Ma il viaggio può ancora continuare con la Grecia, fondamentale per comprendere quanto la cultura moderna sia ancora in debito con quella antica, fiorita nella terra di Socrate e Platone, di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Senza dimenticare infine la Finlandia, per carpire il segreto della felicità. È un invito appassionato a girare nelle nazioni del Vecchio Continente per conoscerne il passato e il presente, le abitudini di vita e le tante ricchezze e possibilità quello che Enrico Franceschini fa ai lettori più giovani nel suo "Tutti per uno. 33 storie per innamorarsi dell'Europa", edito da De Agostini. Forte della sua esperienza di 40 anni come corrispondente in varie parti del mondo, il giornalista in pagine agevoli e accattivanti spiega perché la cara, vecchia Europa non solo non è così male per viverci ma anzi è proprio il posto migliore per stare bene ed essere felici. E questo grazie ai valori su cui è stata fondata, la democrazia, la libertà e il sapere in primis, e alla diversità culturale dei Paesi che ne fanno parte. Peccato però che i suoi cittadini spesso non si rendano conto del tesoro sul quale camminano, dimostrando di essere poco orgogliosi dello status di europei, in un certo senso poco innamorati del continente in cui vivono, e invece troppo pronti a rivendicare la propria nazionalità. Italiani, francesi, tedeschi e via dicendo hanno abitudini e tradizioni differenti, è vero, ma Franceschini ci tiene a sottolineare un concetto, che è esso stesso alla base dell'Europa: convinto sostenitore che siamo tutti figli diversi di una stessa "madre", l'autore ribadisce che in fondo "le cose che ci uniscono, in Europa, sono più di quelle che ci separano".
    Ecco dunque il motivo di spiegare l'Europa proprio ai ragazzi, per far scoccare la scintilla della passione e spingerli a sentirsi parte attiva di un grande continente: attraverso storie emblematiche e straordinarie, personaggi incredibili e aneddoti originali, ma anche con il racconto delle origini storiche, della geografia e delle istituzioni europee, Franceschini si pone l'obiettivo ambizioso di illustrare ai giovani lettori le infinite possibilità che offre la grande "casa" d'Europa. Il libro, una vera lezione di educazione civica, è dunque un viaggio entusiasmante di nazione in nazione, tra i 27 che compongono l'Ue, ma aggiungendo anche i Paesi che ne sono usciti come la Gran Bretagna, o quelli che sono "in trattativa" o vorrebbero entrare, o chi invece non ci pensa proprio. Tra punti in comune e differenze dei vari Stati, Franceschini rispolvera per l'occasione, come suggerisce il titolo, l'efficacia del celebre motto dei Tre Moschettieri di Alexandre Dumas, "Uno per tutti, tutti per uno", nella convinzione che "in un mondo dominato da giganti come l'America e la Cina, l'Europa deve restare unita se vuole far sentire la sua voce". (ANSA).
   

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