Cultura

Vargas Llosa, la letteratura è il simbolo della libertà

Il Premio Nobel a Più libri più libri

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 DIC - "Il simbolo della libertà in una società è sempre la letteratura. Quando c'è libertà la letteratura fiorisce e quando viene meno soffre moltissimo". Lo ha detto il Premio Nobel Mario Vargas Llosa, attesissimo a 'Più libri più liberi' alla Nuvola dell'Eur a Roma dove è stato protagonista, nel secondo giorno della Fiera della piccola e media editoria, di un appuntamento speciale in cui, per il ritorno del nuovo Premio 'IIla-Letteratura 2021, ha premiato la scrittrice Samanta Schweblin per l suo libro 'Kentuki' (Sur) e la traduttrice Laura Scarabelli per la traduzione di 'Manodopera' (Alessandro Polidoro Editore) di Diamela Eltit.
    "Credo che la libertà sia inseparabile dalla letteratura. In alcuni paesi in cui ci sono certi sistemi di censura e quella libertà viene pregiudicata la letteratura si impoverisce" ha spiegato lo scrittore Premio Nobel che ha raccontato i retroscena del suo romanzo 'Tempi duri' (Einaudi).
    "Durante la pandemia, in cui siamo stati costretti a essere reclusi in casa, molti hanno riscoperto il valore della letteratura. In molti paesi hanno venduto più libri. La cultura crea sensibilità" ha spiegato all'ANSA Vargas Llosa che è molto felice che i suoi libri siano apprezzati in Italia. Un Paese che "mi piace molto anche se, ogni volta, sono stato in visita per poco tempo. Apprezzo il paese, la gente, gli italiani mi divertono molto" ha spiegato. E, a margine dell'incontro che si è concluso con una mini protesta di tre signore, ha raccontato che ora sta lavorando a un saggio su un narratore spagnolo che è stato molto importante per la Spagna, però poco conosciuto nel resto d'Europa, Benito Perez Galdos di cui ricorrono i 200 anni dalla morte adesso". (ANSA).
   

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