Cultura

Elena Loewenthal, Perchè le donne sono diverse dagli uomini

Racconta inganno battaglia su uguaglianza e non su complessità

La copertina di Libertà vigilata

Redazione Ansa

ELENA LOEWENTHAL, LIBERTÀ VIGILATA - PERCHÉ LE DONNE SONO DIVERSE DAGLI UOMINI (LA NAVE DI TESEO, PP 112, EURO 10).
    Le parole che usiamo ogni giorno, i nostri gesti, i commenti con cui accompagniamo i nostri pensieri, ci rappresentano molto più di quanto crediamo. Elena Loewenthal ci invita a sceglierli con cura, a partire da uno dei temi più dibattuti del nostro tempo, la discriminazione di genere, nel suo nuovo libro 'Libertà Vigilata- Perchè le donne sono diverse dagli uomini', pubblicato da La nave di Teseo.
    "Ci sono parole di troppo e altre che mancano, quando si chiama una donna" dice la Loewenthal che dal 2020 è direttrice della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino e dal 2015 al 2017 è stata addetto culturale presso l'ambasciata d'Italia in Israele.
    La saggezza antica, a partire dalla Bibbia, ha dato al linguaggio gli strumenti per raccontare le sfumature della realtà. L'uso distratto che ne facciamo oggi è al contrario una corsa alla semplificazione, di cui a fare le spese sono spesso le donne, designate con formule sminuenti o imprecise, costrette a lottare anche sul piano linguistico per ottenere quello che agli uomini sembra spettare di diritto.
    La Loewenthal racconta il grande inganno di una battaglia che guarda all'uguaglianza invece di rivendicare la complessità e la differenza. Un fronte che litiga sulle desinenze o gli stereotipi culturali, mentre "il femminile" viene offeso ovunque: all'anagrafe, nei posti di lavoro, sui giornali e nel web.
    Conoscere la storia e il potere e le conseguenze delle parole diventa così un modo per partecipare in prima persona a fare la differenza. La strada da fare è ancora lunga e distante dalla parità per la Loewenthal "soprattutto quando si pone come obiettivo la conquista dell'uguaglianza" dice. (ANSA).
   

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