Cultura

Susanna Tamaro, mi mostro come sono, non ho maschere

Si racconta in documentario 'Inedita' a Festa Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - E' un viaggio di scoperte e conoscenza nella personalità complessa di una delle scrittrici italiane di oggi più lette e discusse, Susanna Tamaro, quello di 'Inedita', il documentario di Katia Bernardi che debutta alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Riflessi. L'autrice di Va dove ti porta il cuore e Anima mundi affronta pregiudizi e preconcetti su di se' aprendo le porte sulla propria vita e un passato ricco di traumi iniziata nell'infanzia.
    Nel documentario, utilizzando anche un personale humour, ll'autrice è candida e diretta nel parlare delle difficoltà della vita con la sindrome di Asperger ("chi ne soffre è terrorizzato dalle occasioni pubbliche per questo, ad esempio, risulto sempre così rigida in televisione") o l'impatto con il successo mondiale di Va dove ti porta il cuore (15 milioni di copie vendute) e la valanga di critiche e attacchi che ne è scaturita, cresciute a dismisura dopo l'uscita di Anima mundi.
    "Voglio mostrare la pesona che sono e che sono sempre stata perché se c'è una cosa che mi caratterizza è non avere nessuna maschera e nessuna difesa" spiega. Vediamo così la scrittrice presa delle sue innumerevoli passioni come le arti marziali di cui è anche istruttrice (è cintura nera di Karate), le biciclette (che ama anche a riparare), gli animali, la montagna, la campagna, l'apicultura e si dà grande spazio al legame della scrittrice con la collega Roberta Mazzoni, sceneggiatrice e giallista con cui Susanna Tamaro vive da oltre 30 anni. E' "un'amica del cuore - spiega - che da milanese ha messo ordine nella mia vita". Tra loro c'è un rapporto "di accudimento reciproco - dice a sua volta nel film Roberta Mazzoni -.Una bellissima avventura, un rapporto fuori degli schemi ma pieno di amore". Per Susanna Tamaro se non si fossero incontrate "sarei finita in Africa a aiutare i bambini o mi sarei ammazzata - ammette candidamente -. Roberta mi ha permesso avere una protezione al 100% grazie alla quale ho potuto scrivere".
    (ANSA).
   

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