Cultura

Scacchi: manuale del 1597 su sito Città Metropolitana Torino

L'autore parla del gioco come consolazione dalle difficoltà

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 AGO - Il più antico manuale di scacchi è ora digitalizzato e pubblicato online. Sul sito della Città metropolitana di Torino si può consultare il 'Libro nel quale si tratta della maniera di giuocar' à scacchi', edito a Torino nel 1597 'appresso Antonio de' Bianchi', uno dei tesori conservati nella Biblioteca storica della Città metropolitana intitolata a Giuseppe Grosso e recentemente informatizzati grazie al laboratorio DigiBESS del CNR torinese.
    L'opera, una delle 200 cinquecentine in possesso della Biblioteca, fu composta da Horatio Gianutio della Mantia: in 128 pagine finemente riquadrate, decorate e arricchite da disegni, si succedono un'introduzione e tre capitoli. Nella prima della Mantia attribuisce agli scacchi una funzione consolatoria: "Non potrebbe la Natura nostra longamente resistere al continuo peso de studij, e delle cure gravi, se non fosse tal volta soleggiata e ristorata col mezzo di qualche piacevol trattenimento, quale serà tanto più laudabile, quanto più s'accostarà alla Virtù, e sarà lontano dal vitio. Hora io ardirei di dire che 'l giuoco de scacchi fosse uno no solo delli più dilettevoli e ingegnosi, ma delli più convenienti e proporzionati a ogni stato e grado di persona nobile, e spetialmente al cavaliero, che s'attende all'esercitio dell'armi e della guerra".
    Un pensiero che precorre le parole di Arthur Schopenhauer: "Nella vita accade come nel gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l'avversario, nella vita il destino". (ANSA).
   

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