Cultura

Tra portale, mensile e radio nasce ReWriters

Romanelli, "nuovo movimento culturale per riscrivere il mondo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 GIU - "E' una chiamata alla creatività.
    L'idea è che viviamo in un mondo che non ci va bene. Ma più che combatterlo, vogliamo provare a riscriverlo, puntando sulle buone pratiche". Così la giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli racconta la nascita di ReWriters, movimento culturale che chiama a raccolta voci e sguardi di firme d'autore, ma anche e soprattutto giovani under 25 come blogger, vlogger, podcaster, youtuber, per provare a "riscrivere" l'immaginario della cultura contemporanea nel senso più ampio: arte, musica, letteratura, moda, green, tecnologia, teatro, scienza. Un "cultural brand" come si dice, fondato insieme ad Annalisa Nicastro, direttore di Leggere: Tutti, e al critico musicale Ernesto Assante, che si snoda in formati e canali diversi. A partire da ReWriters.it, testata online con contenuti prodotti dalla community di "riscrittori" e anche dai lettori che possono diventare parte del processo creativo in prima persona.
    C'è poi ReRadio, web radio di Assante, trasmessa da Rewriters.it e Repubblica.it, con podcast e musica h24. E ReWriters Magazine, primo libro-rivista autoprodotto e on demand italiano (promosso e distribuito da Ilmiolibro.it). Un centinaio di pagine di contenuti esclusivi, formato tascabile, con cadenza mensile, che nei primi due numeri tra le firme d'autore raccoglie anche Piero Pelù, Gabriele Romagnoli, Filippo La Porta, Gino Castaldo, Mario Sesti, Giancarlo De Cataldo, Rancore, Massimo Recalcati, Rory Cappelli, Sofia Bini Smaghi, Angelica Stern, Sofia Assante, Alberto Castelli. Copertina degli street artist Sten e Lex.
    "Vogliamo rompere gli sterotipi, educare a pensare il mondo in un altro modo - dice la Romanelli - E poi fare scouting certificando chi sono i nuovi 'riscrittori' della realtà e producendoli grazie a collaborazioni con etichette ed editori. E l'interesse che stiamo raccogliendo ci fa pensare che c'era bisogno di questa libertà di pensiero". (ANSA).
   

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