(ANSA) - BRUXELLES, 04 GIU - Dimostrare la valenza
geopolitica dei fumetti è lo scopo del libro 'Fumetti e potere'
scritto da Andrea Silvestri per Edizioni NPE (368 pagine, 12,90
euro). Il libro si concentra sulle scuole principali del
fumetto (USA, area franco-belga, Giappone e Italia) e sui loro
personaggi mainstream e seriali, riservando attenzione pure alle
altre tradizioni produttive e al fenomeno dei graphic novel, che
offre interessanti finestre conoscitive su altri Paesi e realtà.
Come ogni tipica forma di pop-art, infatti, i fumetti sono,
osserva l'autore, lo specchio delle società in cui sono
concepiti e riflettono quindi una visione di sé e degli 'altri'.
Per tale motivo, i comics sono stati utilizzati anche come
strumenti di propaganda, specialmente durante i conflitti o i
momenti di contrapposizione tra Potenze.
Inoltre, veicolando valori e immagini del paese di origine,
possono essere considerati una forma di soft power, al pari
della cinematografia hollywoodiana. Molte delle riflessioni
ruotano attorno alla figura dell'eroe, dai supereroi USA come
strumento di propaganda durante la Seconda guerra mondiale e la
guerra fredda, fino alle loro incarnazioni nel post 11
settembre, agli eroi giapponesi (che restano intimamente legati
alle proprie tradizioni), agli eroi europei (dalla
caratterizzazione nazionale meno pronunciata), fino ai
personaggi 'neri' e 'a-eroici' di casa nostra.
Con questo libro, assai ricco e documentato, l'autore (un
diplomatico di carriera) ci conduce insomma in un vero e proprio
viaggio tra supereroi e antieroi del mondo intero, da Asterix e
Tintin a Superman e agli Avengers, da Astroboy e Goku a Tex,
Dylan Dog e i nuovi personaggi 'italiani', fino alle opere di
Sacco, Satrapi e Delisle, per esplorare la Nona Arte sotto i
prismi dell'analisi geopolitica.
Come conclude Silvestri, "ai giorni nostri il mondo dei
fumetti è sempre più globalizzato, grazie ad un linguaggio
universale come il disegno e al miscelamento dei generi. Al
tempo stesso, è ancora capace di valorizzare ancoraggi culturali
nazionali. In un mondo dove i media si incrociano e si
contaminano sempre più, i fumetti e i loro derivati (cartoni
animati, film, serie TV e videogiochi), rimandano ad un
immaginario collettivo globale e locale al tempo stesso, e si
prestano a veicolare messaggi decifrabili e interpretabili
attraverso gli strumenti dell'analisi geopolitica".(ANSA).
La geopolitica dei fumetti, tra supereroi e antieroi
Viaggio tra le valenze politiche e sociali dei comics