(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Un naso elettronico potrà aiutare a
curare i libri e a salvarli sin dai primi segni del degrado
della carta. I vecchi volumi emanano odori così diversi che
vanno da quelli più piacevoli (come gli odori di mandorle,
caramello e cioccolato) a quelli più cattivi (come quelli di
formaldeide, vecchi vestiti e spazzatura). Secondo gli studiosi
portoghesi dell'Università di Aveiro fiutandoli è possibile
capire quali parassiti li hanno colpiti e, di conseguenza, come
intervenire prima che sia troppo tardi. La carta è composta
principalmente da cellulosa, insieme ad altri componenti
vegetali e additivi che ne migliorano le proprietà. La cellulosa
è resistente all'invecchiamento, ma gli altri componenti sono
molto più vulnerabili al degrado causato da calore, umidità e
luce. Prima del 1845, spiegano gli studiosi, la carta era
costituita principalmente da stracci di cotone e lino, che erano
forme relativamente pure di cellulosa e quindi abbastanza
stabili. Da quell'anno in poi, invece sono stati sviluppati
processi per produrre carta da fibre di pasta di legno. Questa è
meno resistente di quella in cotone, ma con il vantaggio che il
legno è un materiale più economico e più facilmente disponibile.
Nello studio i ricercatori hanno analizzato 19 libri
pubblicati dal 1567 al 2016. Li hanno classificati e hanno
rilevato i gas con un naso elettronico contenente sei sensori
che collegavano selettivamente diversi composti organici
volatili. Questo nuovo metodo, spiegano, permette di aiutare a
identificare meglio tutti quei libri che necessitano di una
particolare conservazione e cura. (ANSA).
Un 'naso elettronico' può salvare i libri rovinati
Fiuta gli odori e individua le malattie della carta