Cultura

Strega off, vince Claudia Durastanti con 241 preferenze

Serata speciale al Giardino di Monk di Roma prima della finale stasera

Redazione Ansa

E’ Claudia Durastanti con il suo romanzo ‘La straniera’ (La nave di Teseo) a conquistare, con 241 preferenze, il voto collettivo dello Strega Off che contribuirà a eleggere il vincitore del Premio Strega 2019, stasera al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Il pubblico ha potuto votare, il 3 luglio al Giardino di Monk a Roma, il libro favorito tra quelli in cinquina in una serata speciale che per la prima volta non è stata in contemporanea, ma ha preceduto la premiazione del vincitore della 73ma edizione. 

Le preferenze del pubblico insieme a quello di riviste letterarie e culturali selezionate sono andate a formare il voto collettivo di Strega Off.
“Vivo un profondo dissidio” ha detto la Durastanti in un’intervista semi seria condotta da Gaja Cenciarelli che ha chiesto cosa c’è di speciale nel sentirsi scrittore ai cinque autori della cinquina guidata dal superfavorito Antonio Scurati e composta, oltre all’autrice de ‘La straniera’ , da Marco Missiroli, Benedetta Cibrario e Nadia Terranova . “Rivendico l’idea che tanti romanzi importanti siano stati scritti fuori dalla consapevolezza del mestiere. Si può essere più gioiosi, si può avere quella libertà che deriva dall’irrilevanza della letteratura oggi. Tu sei pedagogico Scurati, io ho un’altra idea della scrittura” ha affermato la Durastanti in un divertente botta e risposta con l’autore di ‘M.Il figlio del secolo’ (Bompiani) che è durato per tutto l’incontro in un’atmosfera rilassata.
Alla vigilia della volata finale gli autori della cinquina hanno lasciato stemperare la tensione e si sono lasciati andare raccontando anche divertenti episodi del loro lungo tour che li ha portati fra l’altro a Casal di Principe con un pulmino scassato.
Scurati ha raccontato che le oltre 800 pagine del dattiloscritto di ‘M’, “sono conservate in una scatola trasparente dell’ Ikea, che pesa” e tiene accanto alla sua scrivania. Missiroli , l’autore di Fedeltà’ (Einaudi) ha spiegato che nella sua carta d’identità, prima di scrittore “avrebbe potuto esserci edicolante per 11 anni e poi redattore di una rivista di psicosomatica. E mi sarebbe piaciuto”. E la Terranova, autrice di ’Addio fantasmi’ (Einaudi) ha rivelato:
“non volevo stare da sola in casa con il mio libro” e “i fantasmi non si placano neppure scrivendo un libro”.
Tra le confessioni di Scurati quella di “aver cominciato a leggere a 19 anni, poi sono diventato un lettore vorace. Gli adolescenti non devono preoccuparsi se non leggono”. Missiroli allineato ha ironizzato: “mi devo accodare a Scurati. Ho iniziato a leggere a 20 anni. Tengo un diario quotidiano in cui annoto molti numeri. Sono passato da 40-50 romanzi all’anno a 18 perché mi sono appassionato alle serie tv che a volte sono come dei grandi libri”. Scurati concorda e parla de ‘Il Trono di Spade’ come di “un capolavoro assoluto della letteratura mondiale”. La Cibrario, autrice de ‘Il rumore del mondo’ (Mondadori) è convinta che “per ognuno ci sia sempre un incontro con la letteratura” e aggiunge: “cerco di pensare il meno possibile che faccio la scrittrice perché sento il peso e il retaggio romantico”.

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