Cultura

Premio Strega, è totocinquina

Il 12 giugno al Tempio di Adriano, l'11 giugno lo Strega Giovani

Premio Strega 2019

Redazione Ansa

ROMA - A pochi giorni dalla votazione della cinquina del Premio Strega 2019, il 12 giugno, e della proclamazione del vincitore del Premio Strega Giovani, l'11 giugno, si moltiplicano i pronostici e le previsioni che danno in impennata Antonio Scurati con il suo libro impegnato civilmente 'M. il figlio del secolo' (Bompiani). Viene dato per sicuro anche l'ingresso di Marco Missiroli che in 'Fedeltà' (Einaudi) indaga nei tormenti e dubbi dell'animo umano, anche se il tormentone, partito oltre un anno fa, sulla sua probabile vittoria si è fermato e non sembra avergli portato poi così tanta fortuna.

Sale la tensione, ma oltre alla sfida tra i due favoriti, a complicare lo scenario sono le pluricandidature di uno stesso marchio editoriale in un'edizione che ha visto un super record di presentazioni, 57 opere, e segnato la fine del candidato unico di un editore. Tra i cinque, scelti tra i dodici in gara - che verranno votati per la prima volta il 12 giugno al Tempio di Adriano poiché la tradizionale sede a Casa Bellonci è in ristrutturazione - ha molte probabilità di esserci anche Nadia Terranova con il suo 'Addio fantasmi', pubblicato da Einaudi come il romanzo di Missiroli che in questo modo ne uscirebbe indebolito. La Terranova ha però buone chance di vincere il 'Premio Strega Giovani' - che sarà proclamato l'11 giugno alle 17 nella Sala della Regina, alla Camera dei Deputati - ed è difficile dire se questo potrebbe escluderla o rafforzarla sulla sua presenza in cinquina. Sono due anche i candidati de La nave di Teseo che si contendono l'ingresso tra i cinque: Claudia Durastanti con 'La Straniera' e Mauro Covacich con 'Di chi è questo cuore'. I posti, uno o due, che restano potrebbero essere occupati da Benedetta Cibrario con 'Il rumore del mondo' (Mondadori), da Eleonora Marangoni con Lux (Neri Pozza), data in risalita, e perché no da Pier Paolo Giannubilo con 'Il risolutore' (Rizzoli) o Marina Mander con 'L'età straniera' (Marsilio), ai quali è più facile però possa venire assegnato il Premio Strega Giovani.

Nell'edizione 2019 dello Strega in cui prevalgono le scrittrici: sette autrici e cinque autori nella dozzina, ci sono anche Paola Cereda con 'Quella metà di noi' (Perrone), Cristina Marconi con 'Città irreale' (Ponte alle Grazie) e Valerio Aiolli con 'Nero ananas' (Voland). A ognuno di loro potrebbe essere assegnato lo 'Strega Giovani' che sarà votato da ragazzi tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di oltre 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. In attesa della cinquina torna anche, l'11 giugno alle 21 al Wegil di Roma, per la quarta edizione, 'EffettoStrega', l'appuntamento aperto al pubblico con i dodici autori candidati al Premio Strega, organizzato dalla Scuola del libro con il patrocinio della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. I candidati al Premio risponderanno alle domande degli allievi del master 'Il lavoro editoriale' e per la prima volta gli studenti potranno contribuire, esprimendo un voto collettivo, alla scelta del prossimo vincitore del Premio Strega. Non mancheranno come sempre le polemiche, ma questa volta potrebbero essere superate dalle sorprese in un quadro che fornisce meno certezze del solito. Così non è detto che i pronostici non vengano ribaltati e che la sfida tra Missiroli, presentato da Sandro Veronesi che ha parlato di 'Fedeltà' come di quei romanzi di cui "si usa dire che 'fanno epoca'", e Scurati - alla sua terza volta allo Strega dopo aver sfiorato due volte la vittoria - presentato da Francesco Piccolo, sia all'ultimo voto il 4 luglio alla finale al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma.

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