Cultura

L'autore della Schiappa a Scampia

Il 29 marzo ad accoglierlo annunciato il sindaco De Magistris

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Jeff Kinney, l'autore della serie bestseller mondiale 'Diario di una Schiappa', che in Italia ha superato i 4,5 milioni di copie, il 29 marzo alle 10.00 sarà per la prima volta a Scampia, a Napoli, per incontrare i ragazzi delle scuole. Ad accompagnarlo ci sarà lo scrittore Francesco Durante che nel 2018 ha tradotto il primo volume della serie Diario di una Schiappa in Napoletano, 'O Diario 'e nu Maccarone', uscito in Italia, come tutti i libri di Kinney, per Editrice Il Castoro. Ad accogliere il papà della Schiappa a Scampia è annunciato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Kinney sarà ospitato dalla preside Olimpia Pasolini nell'Aula Magna dell'Istituto Alberghiero Vittorio Veneto dove incontrerà le classi di tante scuole di ordine e grado diverso.
    Il ritorno in Italia di Jeff Kinney, che nel 2017 era stato anche ad Amatrice, precede l'uscita in Italia, il 6 maggio, del suo primo libro al di fuori della serie della Schiappa: 'Diario di un amico fantastico. Il giornale di bordo di Rowley Jefferson'.
    Nel libro, con una tiratura di 100 mila copie, le storie di Greg vengono raccontate, questa volta, attraverso gli occhi del suo migliore amico. L'idea di portare l'autore della Schiappa a Scampia è nata con Rosario Esposito La Rossa, fondatore della libreria La Scugnizzeria, che da tanti anni con la moglie Maddalena Stornaiuolo e un gruppo affiatato di compagni di progetti e di idee, sta realizzando numerose iniziative e attività teatrali, artistiche e letterarie per far rinascere il quartiere. Con il successo straordinario dei suoi libri, oltre 200 milioni di copie vendute, Jeff Kinney ormai da dodici anni gira per tutto il mondo per incontrare i suoi lettori, in veste di ambasciatore della promozione della lettura come strumento di crescita e di futuro che possa essere accessibile a tutti, fin da piccoli. E con un impegno sempre maggiore verso le situazioni più fragili e periferiche.
   

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