Cultura

La città dei sangui, come cambia l'umore di Napoli

Francesco M. Passaro, storia familiare tra nostalgia e presente

La copertina del libro di Francesco M. Passaro 'La città dei sangui'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 13 LUG - Francesco M. Passaro, 'La città dei sangui' (goWare edizioni, 12,99 euro versione cartacea, ebook 4,99) Napoli si tinge di sangue letteralmente parlando. La città spinge e sostiene la vena degli scrittori partenopei. Si spiega anche così il ritorno del penalista Francesco Mario Passaro, alla sua seconda esperienza con la scrittura. 'La città dei sangui' è un romanzo di formazione, pubblicato da goWare edizioni, su segnalazione della Thèsis Contents Agenzia letteraria, struttura che ha già lanciato altri scrittori napoletani.
    Carla e Armando sono fratelli, ma si sono persi da tempo. Un libro misterioso li rimetterà drammaticamente l'una davanti all'altro e questa volta non avranno via di scampo. Intorno a loro si agita l'Italia in cerca di riscatto alla vigilia della prima "famiglia arcobaleno".
    La città dei sangui narra gli effetti dei cambiamenti che, in più di quarant'anni, investono un quartiere di Napoli, via Vergini, - e l'Italia -, trasformando la famiglia Calascibetta e i legami tra i suoi membri. Tra nostalgia della giovinezza e melanconia della realtà, le pagine descrivono e cercano di sciogliere i nodi di un lungo conflitto. L'amore per una ragazza darà a Carla la forza per rinascere, lottare e infine raccontare.
    Gli occhi dei fratelli, man mano che la storia si evolverà verso la maturazione, verso l'età adulta, si riempiranno di rughe e disillusione, ma mai d'apatia.
    Francesco M. Passaro avverte l'esigenza di tenere in vita persone ed eventi che lo hanno accompagnato dal punto di vista emotivo, mantenendo due registri contemporaneamente. Si ride e dopo poco ci si rende conto che non c'è nulla da ridere. Una storia avvincente, fatta di gioie e dolori, di ricordi che tornano per fare del male o salvare per sempre, tessuta da uno stile elegante che allude alle scabrosità senza mai descriverle in maniera esplicita.
    Un romanzo psicologico-intimistico che promuove l'integrazione sociale dei protagonisti, Armando e Carla, raccontando suggestioni e percezioni attraverso la poesia più vera, quella che nasce dalla rievocazione del passato, dell'infanzia, della giovinezza, quando il cuore è aperto alle illusioni. (ANSA).
   

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