Cultura

Tempo di Libri: Saviano, dissidenza è comunicare

In collegamento scrittrice Asli Erdogan

Lezione Roberto Saviano universit Bologna

Redazione Ansa

MILANO, 19 APR - La dissidenza oggi "è proprio comunicare. Gli intellettuali che mettono paura al potere sono quelli che catturano l'attenzione". Roberto Saviano, in un affollatissimo incontro dedicato ai giovani e alle nuove forme di dissidenza, con in collegamento la scrittrice agli arresti domiciliari Asli Erdogan e in prima fila il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, parla di qualcosa che in fondo anche lui conosce bene.
"La dissidenza oggi è tutt'altro rispetto al passato. I primi elementi della nuova forma di dissidenti si erano visti con il pool antimafia a Palermo. Ma come, pensava la gente, di Falcone e Borsellino, rischiate la vita e andate al mare, in tv" sottolinea Saviano.
Non sarebbe stato possibile in passato un collegamento via Skype con Asli Erdogan, arrestata con altri giornalisti del quotidiano zgr Gndem con l'accusa di "incitazione al disordine", "propaganda terroristica" e "appartenenza a un'organizzazione terrorista", in attesa di un nuovo processo a giugno per cui potrebbe avere l'ergastolo.
"Guardo il mondo esterno attraverso una finestra e il mio viso si riflette sul vetro e sul mondo esterno. Non esiste più un confine fra il mondo fuori e il mondo interno. Per superare questo limite uso un altro approccio: parlo di semplici fatti. Bisogna vincere il gioco nel campo della realtà e questa vittoria si raggiunge osservandola molto da vicino. Questo è anche quello che cerco di fare nel mio lavoro di giornalista. Mi chiedo: come posso rappresentare, come posso comunicare la realtà ai lettori?" dice la Erdogan in collegamento. "Di solito i lettori sono bombardati da una serie di notizie, vere o false che siano, e non sanno più che cosa sia la realtà. Ogni giorno vengono raccontate bugie più o meno sottili. Cerco di capire che cosa narrare e come narrarlo" ha spiegato la Erdogan all'incontro, moderato da Marino Sinibaldi, con sul palco oltre a Saviano, il giornalista Marco Damilano.
"Nell'immaginario degli italiani la persecuzione era quella dei fascisti, quella di Gramsci, Salvemini, del confino. Era quel modo di vivere e agire che metteva paura. Oggi la dissidenza colpisce chi influenza, ma non chi influenza in modo classico. A rendere pericoloso il dissidente è la persona che lo ascolta" ha sottolineato Saviano. "Oggi c'è la dissidenza di chi esprime un parere e dall'altra parte c'è chi non si esprime sul parere ma cerca di infangare la persona" dice Saviano secondo il quale oggi, per fermare una persona il metodo che si usa è "diffamarla".
Insomma, la nuova dissidenza "è tutta nei vostri occhi, nella scelta degli articoli e dei libri che leggete. Il post più condiviso di tutta la storia web della campagna per le presidenziali americane è stato: 'Il Papa ha appoggiato Trump'. Questa è post verità". L'unico modo per salvare i dissidenti "è diventare dissidente" dice l'autore di Gomorra e de 'La paranza dei bambini' (Feltrinelli) che stasera andrà in scena al Rione Sanità, a Napoli.
"E' uno spettacolo straordinario perchè è fatto dai ragazzi del quartiere Sanità. Si misurano con tutte le loro contraddizioni questi ragazzini pieni di energia e di talento e raccontano tutte le paranze del quartiere di fronte. E' la ferita nella ferita. La prima si fa qui e spero che possa girare il più possibile. Andremo in Umbria, a Spoleto. Ci hanno chiamato anche all'estero, in Germania" ha spiegato Saviano.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it