Cultura

A Roma lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale

Dall'11 al 14 aprile al MAXXI, tra gli autori Micaela Ramazzotti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Tutto pronto per Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale. La quattordicesima edizione è in programma a Roma dall'11 al 14 aprile a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il festival è diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato da Roma Capitale e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
    Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale si innesta nel crescente interesse pubblico e mediatico verso i temi della salute mentale, sempre meno tabù e sempre più rappresentati anche in ambito artistico. Quest'anno cade anche il centenario della nascita di Franco Basaglia, la cui legge del maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi. Temi e istanze che risuonano nello spirito delle opere presentate in concorso e che saranno visionati e giudicati da una doppia Giuria, di esperti di cinema e del mondo scientifico e una giuria popolare.
    Gli otto lungometraggi in gara sono Vite Sottili, di Maite Carpio: adolescenti e anoressia nella storia di tre famiglie e il loro percorso di cura. Micaela Ramazzotti presenta Felicità, la storia di una famiglia disfunzionale. Ma anche Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile di Nicolas Philibert, Orso d'Oro a Berlino 2023, che racconta un centro diurno che accoglie adulti affetti da disturbi mentali. Quindi, Anna, diretto da Marco Amenta, storia di una ragazza bella e selvaggia, che gestisce una fattoria in un angolo incontaminato della Sardegna e Kripton, diretto da Francesco Munzi, che indaga la vita sospesa di sei ragazzi ricoverati in due comunità psichiatriche.
    Tra i cortometraggi, una relazione di coppia è al centro di La neve coprirà tutte le cose di Daniele Babbo, interpretato da Barbara Ronchi, mentre dall'Iran arriva il pluripremiato Black Seed di Amirhoman Khosravani. Dalla Grecia, il drammatico Wings di Fivos Imellos, mentre Indipendenza da gioco. Storia di Luca di Benedetto Alessandro Sanfilippo affronta i meccanismi propri del dipendente da gioco, cercando le cause del malessere che conducono all'abuso. (ANSA).
   

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