Cultura

Pablo Larrain, 'un errore normalizzare figure come Pinochet'

"A Torino mi sento come a casa, è una città che ama il cinema"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 06 GIU - "Si pensa che ci siano personaggi, e Pinochet è uno di questi, che possono diventare figure eterne indipendentemente da quello che hanno fatto. C'è una normalizzazione che è sbagliata. Si tiene conto del programma economico e s'ignora tutto il resto. L'impunità diventa eternità. È una cosa molto pericolosa in un momento in cui in tanti Paesi, tra i quali l'Italia, sta prendendo piede la destra radicale". Il regista cileno Pierre Larrain parla così della figura di Augusto Pinochet, trasformato in un anziano vampiro nella black comedy El Conde per Netflix, che potrebbe essere presentata al Festival di Venezia.
    Larrain, che nel 2008 ha vinto il Torino Film Festival con Tony Manero, è a Torino per ricevere il premio Stella alla Mole, in occasione di una Masterclass sul cinema alla Mole Antonelliana. "È molto importante per me ritornare a Torino. È una città che ha un grande amore per il cinema, un luogo dove mi sento protetto, come se fossi a casa mia, circondato da amici: Sono grandi cicli che mi riempiono di orgoglio", spiega Larrain.
    Nessun commento, anche per una sorta di scaramanzia, sulla scelta di Angelina Jolie per l'interpretazione di Maria Callas nel nuovo film Maria del quale inizierà a breve le riprese. "Per me il film - dice il regista - è un mistero che bisogna dipanare e si dipana mano a mano che uno va avanti con il lavoro. può succedere in realtà di tutto, perché le cose possono cambiare durante la preparazione. Meglio tenerlo in dispensa". (ANSA).
   

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