Cultura

Toni Servillo, il tempo che passa e la ridicola vanità

Attore, protagonista con Bentivoglio, de Il Ritorno di Casanova

Redazione Ansa

Tempo che passa, vanità e con alle spalle un capolavoro 'feroce' come quello di Schnitzler. Si presenta così al Bif&st a Bari IL RITORNO DI CASANOVA di Gabriele Salvatores che utilizza lo stesso titolo del libro dell'autore viennese a cui il film è ispirato e che qualcuno ha già paragonato a un nuovo OTTO E MEZZO. Da una parte troviamo un affermato regista italiano (Toni Servillo) che non accetta lo scorrere del tempo e decide così di raccontare l'ultima avventura di un Casanova, ormai anziano (Fabrizio Bentivoglio), ma che non rinuncia alla sua ultima avventura galante. Durante le riprese pero il regista, che abita un'inquietante casa domotica, si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena. "Il mio personaggio - spiega Servillo - è sempre alla ricerca di un riconoscimento ed è proprio questo aspetto che, secondo me, lo rende ridicolo. Salvatores lo tratta senza nessuna indulgenza e questo lo fa diventare anche simpatico. Lui, proprio come Casanova, ha bisogno di sentirsi sempre in un clima di seduzione, sono i capricci che gli vengono da una vita continuamente sostenuta da un enorme sentimento di vanità".
E ancora Servillo: "C'è una frase molto bella che dice che la vita è qualcosa che ci accade mentre ci occupiamo di altro. Il mio personaggio è ossessivamente concentrato sulla sua carriera, ma la vita corre a volte più veloce del cinema e gli fa marameo". Dietro questo film in sala dal 30 marzo con 01, sottolinea Servillo: "C'è soprattutto Arthur Schnitzler e la sua avventura intellettuale, a cui ha attinto anche lo stesso Freud. È un libro veramente feroce e crudele il suo. Penso ad esempio a quella situazione in cui Casanova, dopo aver giaciuto con l'inganno con Marcolina la giovane ragazza bendata (Bianca Banconi) al mattino si accorge di essere visto da lei nudo in tutta la sua vecchiaia". In realtà, spiega Salvatores, "Casanova è destinato a fallire nel tentativo di ripetersi continuamente mentre invece il regista, anche lui un seduttore, viene sorpreso dalla vita e per lui si apre una piccola porta sul futuro grazie a un'inaspettata donna". E ancora il regista Oscar per MEDITERRANEO confessa: "Il fatto è che la nostra generazione ha dentro un ragazzino che non vuole invecchiare e che fa dispetti per non diventare vecchio". "Anche a me - aggiunge Bentivoglio - è capitato di non aver previsto l'invecchiamento e mi sono sorpreso quando me ne sono reso conto". Il film - prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, Ba.Be Productions ed Edi Effetti Digitali Italiani e con il contributo della Regione Veneto e della Veneto Film Commission e scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e lo stesso Salvatores - ha nel cast anche: Sara Serraiocco, Natalino Balasso e Alessandro Besentini e la partecipazione di Antonio Catania. Frase cult del film quella che dice Casanova quando incontra per la prima volta la bella Marcolina: "I suoi occhi non avevano neanche un po' di quella luce che mi aveva accolto in altri tempi"

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