Cultura

Siani, non è tempo di favole faccio ridere con la realtà

L'attore con Gioli, Tortora e Di Biase in Tramite amicizia

Redazione Ansa

Un Alessandro Siani in trasferta a Ferrara racconta con il suo solito umorismo la storia di un'agenzia molto particolare anche nel nome: TRAMITE AMICIZIA. Che fa mai quest'agenzia che dà anche il titolo a quest'ultimo film del comico napoletano? Semplice: è gestita da Lorenzo (lo stesso Siani) un dinamico quarantenne che si occupa di noleggiare amici per chi non ne ha. Non solo, tra i servizi offerti quello di dare conforto, fare compagnia, aiutare a fare shopping o dare anche solo un consiglio. Ma questa volta a Lorenzo capita un problema non da poco: a chiedergli aiuto sono i suoi parenti, dipendenti di una fabbrica di dolci che il proprietario, Alberto Dessè (Max Tortora), ha deciso di vendere per una profonda crisi personale. Riuscirà Lorenzo in TRAMITE AMICIZIA, in sala dal 14 febbraio in 500 copie distribuite da 01, a far star meglio l'imprenditore tanto da dissuaderlo a non mollare l'azienda e salvare centinaia di posti? Ad aiutarlo nell'impresa ci saranno anche sua cugina Filomena (Maria Di Biase) e la sua amica Maya (Matilde Gioli). "Sono stato colpito da due articoli - dice Siani a Roma -: uno che diceva come a Tokyo si affittavano persone a chi soffrisse di malinconia e poi la storia di un ragazzo che diceva di avere tanti like e pochi amici. Solo quando è riuscito a spegnere il telefonino gli si è accesa la vita. Certo questo film non è la solita favola, volevo questa volta mettere un piede nella realtà. Ora ci sono le bollette, c'è la guerra e il tema amicizia è una cosa grossa, una riflessione che nei miei film precedenti non avevo mai considerato". E ancora Siani ironico: "In Italia si fa tutto 'tramite amicizia'. Quando ti serve un posto in ospedale lo devi fare 'tramite amicizia', anche per un parcheggio vale lo stesso. Funziona così da noi". Perché ambientare questo film a Ferrara e non a Napoli? "Mi piaceva girare in un posto tranquillo, mi sembrava una soluzione adatta per far venire poi fuori i fuochi d'artificio". Sottolinea Matilde Gioli: "Il mio personaggio di Maja fa un salto incredibile: da artista di strada truffaldina a una simil Hepburn, una sorta di milanese 'imbruttita'". "Mi sono trovato dentro una storia divertente ed empatica - spiega Max Tortora - . Ora l'empatia è sentire il dolore dell'altro. È quello che succede appunto nel film con Siani, tutto inizia in maniera non autentica, ma poi il mio personaggio e Lorenzo diventano vittime inconsapevoli dell'amicizia stessa". Infine, in TRAMITE AMICIZIA entra per la prima volta in una commedia italiana anche il 'reddito di cittadinanza': di fronte a un improbabile rapinatore c'è chi gli rivolge questo interrogativo: "Perché non hai pensato al reddito?".

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