Cultura

Dante Ferretti, la mia vita da Macerata a Hollywood

'Il primo Oscar dopo sei nomination, non volevo nemmeno andare'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 02 FEB - "Ho preso il mio primo Oscar dopo sei nomination, quella sera non volevo nemmeno andare alla premiazione, poi mi ha convinto Martin Scorsese e quando Halle Berry ha pronunciato il mio nome mi è preso un colpo, dovevo dire qualcosa ma non mi veniva in mente niente, credo di aver solo detto 'grazie', ma poi per gli Oscar successivi i discorsi me li sono studiati". L'emozione della prima statuetta non si scorda mai per Dante Ferretti, che da Hollywood torna nelle sue Marche come direttore artistico di Prima Scena, il Festival europeo dedicato alla Scenografia che debutta a marzo con 4 appuntamenti in 4 città diverse, tra cui Macerata, la città dello scenografo di 'Hugo Cabret', 'Sweeney Todd' e 'The Aviator' (le tre pellicole per cui è stato premiato dall'Academy).
    "La scenografia serve a raccontare una storia" dice lui oggi a Milano, presentando la rassegna di cui è tra i protagonisti insieme alla collega Margherita Palli e spaziando tra i ricordi degli inizi, i progetti in corso (il film 'Verona' su Romeo e Giulietta di Timothy Bogart) e quelli futuri, tra cui una serie su Gambino che gli è stata proposta.
    Se la scenografia migliore "è quella che devo ancora fare", nel passato il pensiero va ai film con Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Una carriera immensa, desiderata fin da bambino: "ho deciso di fare lo scenografo a 12 anni perché andavo sempre al cinema, per farlo - ricorda divertito - rubavo nelle tasche di mio padre quando dormiva, poi dicevo che andavo a studiare e invece andavo a vedere un film. Facevo l'istituto d'arte, un giorno uno scultore di Macerata mi spiegò cosa volesse dire fare lo scenografo e capii qual era la mia strada". (ANSA).
   

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